Storia di Roma di Ettore Pais

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      genesi della tradizione del decemvirato.
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      La leggenda del decemvirato, in quanto ammette la partecipazione di plebei a così alto ufficio, non contiene che la storia del decemvirato giudiziario. Non è casuale che nel 486 a. C., soprattutto per opera del tribuno Rabuleio, si faccia quel senato consulto, che approvava la legge agraria e la creazione dei decemviri e che dovevano assegnare le terre alla plebe, e che sorga quella agitazione di quindici anni, durante i quali si illustrano i tribuni Icilio, Siccio, Duillio, Numitorio, e che conduce alla legge sull'aumento dei tribuni ed al processo e alla morte di Àppio Claudio, su per giìi come la rogazione Terentilia, dopo tredici anni, ha per resultato creazione di tribuni omonimi ed il processo e la morte del secondo Appio Claudio. È chiaro che anche le vicende che accompagnano il trionfo della prima legge agraria e la creazione dei decemviri " agris dandis adsignandis „ venivano narrate presso a poco allo stesso modo con cui si raccontava l'istituzione dei decemviri " stlitibus iudicandis „. Per chi tenga poi presente il nessun valore storico di questi fatti, è evidente che la proposta popolare di bruciare i decemviri " legibus scribundis „ (l) non è che la duplicazione dell'abbruciamento di nove dei dieci tribuni della plebe-fatto dal loro collega Mucio. (*) La somiglianza fra i due racconti, apparentemente diversi, è confermata anche dalla circostanza che già nel 480 a. C., si parla di dieci tribuni, (3) e della pretesa di avere un console plebeo; sebbene di ciò, secondo i medesimi autori, si faccia poi menzione solo dopo la rogazione Terentilia del 4G2. (4) Del resto il periodo in cui perdura l'agitazione per l'approvazione della rogazione Terentilia, a cui tengono dietro la decisione di creare il decemvirato K legibus scribundis „ e la seconda secessione, è l'anticipazione della gestazione decennale, dell'anarchia e della minaccia di secessione, che precedono le leggi Licinie Sestic del 367, (s) le quali dalla versione diodorea, con manifesto errore, ma
      (l) Liv. III, 53, 5. H V. s. p. 504. (3) Liv. II, 44; 6. (*) Dion. Hal. IX, 1 init.
      (s) Le parole ili Livio, VI, 42, 10: " quia patricii se auctores futuros ne-


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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