Storia di Roma di Ettore Pais

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      genesi della tradizione sull'ambasciata ad atene. 597
      della scuola pitagorica fiorente a Reggio, a Tulio, a Taranto, abbiano, come la stessa tradizione suppone ove parla di Numa, pili di qualsiasi altra modificato ed accresciuto il patrimonio legislativo romano. Se tuttavia la tradizione nazionale assegna alle città della Magna Grecia una posizione subordinata alla stessa Atene, ciò va ricercato nelle condizioni politiche di costei a partire dal principio del V secolo. Atene si vantava di aver impartita la civiltà agli altri stati, sia greci che barbari, e di averli resi partecipi delle proprie leggi, (') e sino dal V secolo essa aveva cercato estendere la sua egemonia anche in Occidente. (') Già dalla metà di tale secolo le relazioni commerciali fra Atene e l'Etruria erano fiorenti, ( ) alla fine di esso gli Etruschi inviavano alcune navi in aiuto degli Ateniesi che avevano cinto di assedio Siracusa. Ciò sta in relazione con la fondazione di Turio, avvenuta verso il 445 a. C., città che si diceva dovesse avere un carattere panellenico, ma che in realtà sorgeva sotto gli auspici di Atene, dove l'elemento attico finì per avere la prevalenza. Verso gli stessi decenni, anche nelle coste del Tirreno, sul suolo dove si diceva fosse già sorta la rodia Partenope, si dava nuova vita alla calcidese-attica Neapolis, la quale, accanto alla vecchia metropoli Clima ed ai Focosi di Velia e di Marsiglia, era destinata ad esercitare tanta efficacia sulle popolazioni volsche e del Lazio. (') Atene, che mirava a con-
      (') Già in Tucidide, 11, 47, nel discorso di Pericle, si esprime il concetto che Atene debba essere maestra di leggi ad altri popoli, e questo vanto è esplicitamente testimoniato da Isocrate, Panegyr. 39; Panatiteli. 124 13; cfr. Lucret. VI, 1 sqq.; Cic. prò Fiacco, 26, 62: * adsunt Alhenienses, nude huinanitas, doctrina, religio, fruges, ima, leges ortae atque in oinnis terras distributa pu-tantur „; cfr. Iust. II, 6, 6. Su altre pretese di questo genere degli Ateniesi v. Cic. d. r. p. Ili, 9, 15.
      (*) V. la mia Storia (li Sicilia c d. Magna Grecia, I, p. 321 sgg.
      (3) Dirò di ciò nel corso dell'opera. Rimando intanto al breve ma pregevole lavoro di II. Droysk.v, Athcn und der W'esten (Berlin, 1882).
      (4) Sulle navi etnische a Siracusa v. Thuc. VI, 103; VII, 53, sull'alleanza fra Atene e Reggio nel 433 a. C. v. CIA. I, 33; IV, 33, sulla colonia ateniese a Neapolis v. Tim. apd Sch. Lycophr. 732 = fr. 99 M; Strab. V, p. 246 C; cfr. Diod, XIII, 44, 1, e le monete illustrate dal Beloch, Campameli, p. 30; griech. Gescliìchte, I, p. 506.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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