Storia di Roma di Ettore Pais

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      caI'. iv. - dalla cacciata dei re etc.
      (lusso l'esame complessivo delle notizie riferentesi alla storia esterna. (l)
      Riassumendo le cosc fin qui dette noi abbiamo: clic la pseudo storia che corre dalla cacciata dei re sino alla caduta del decemvirato e alla congiura di Spurio Melio consta di due o tre parti uguali che si ripetono. Alle invasioni sabine ed alla perenne guerra contro i Volsci e gli Equi rispondono le agitazioni popolari, che conducono alle secessioni del -194 e del 450, ed alla creazione dei tribuni del 493, del 471 e del 449. Tutti questi vari atti del dramma sono ottenuti con la semplice duplicazione degli stessi avvenimenti. Perciò, come le varie creazioni dei tribuni sono la ripetizione di un identico racconto, così sono eguali fra loro ed avvengono nelle medesime circostanze le lotte contro i Sabini, gli Equi, i Volsci, e così si consegue la lunga serie delle battaglie sull'Algido e dei soccorsi da un Quinzio prestati ad un collega. Alla congiura di Spurio Cassio, risponde su per giù, dopo lo stesso lasso di tempo, quella di Spurio Melio, e alla morte di Lucrezia quella di Verginia. Alla morte di Lucrezia precede un'ambasceria a Delfo e tien dietro un u foedus „ con Ardea, così come a quella di Verginia precede un'ambasciata in Grecia e succede il u foedus Ardeatinum „. Ed allo stesso modo che l'aneddoto di Sicinio e dell'agitazione agraria sono tolti dalla storia più o meno autentica dei tempi della conquista di Veio e dell'invasione dei Galli, così in questo ultimo periodo un poco meno incerto troviamo fatto ricordo di un'ambasceria all'Apollo Delfico e delle relazioni di Roma con gli Ardeati.
      A conclusioni in fondo simili si giunse pure rispetto alla guerra Veiente, la quale è la duplicazione di fatti posteriori appartenenti al secolo IV; e in breve, in tutta la storia narrata per il corso di settanta anni, dal 509 al 439 a. C., non un solo fatto è storico e sicuro: non la cacciata del re Tarquinio, perchè prescindendo dal carattere mitico e divino di costui, pochi decenni dopo ci viene daccapo fatta menzione di patrici Tarquini. Non è vera la prima secessione e non merita fede la seconda; nulla prova che il tri-
      (') V. s. p. 517 sgg.

Storia di Roma Parte Prima di Ettore Pais Carlo Clausen 1898 pagine 629

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche

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