Storia di Roma di Ettore Pais

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      caI'. iv. - dalla cacciata dei re etc.
      vate dalla interpretazione di sacre cerimonie o di dati topografici, (come ad es. i * pinta Quinctia, Macia, „ le statue di Clelia, di Orazio, di Minucio). Anche la storia dei re, come vedemmo a suo luogo, tu in buona parte fabbricata tenendo soprattutto presenti le gesta del secolo IV; anche essa venne originariamente raccontata in modi alquanto diversi da quello che a noi è generalmente riferito. Vi è però fra i due periodi una differenza. La pseudo storia dell'età regia ha dopo tutto una certa unità di colorito. Dall'esame dei fatti esposti in questo capitolo si scorge invece come le tradizioni relative alla storia degli anni 509-439 a. C. fossero state narrate con tendenze molto diverse. Negli scrittori superstiti dell'ultimo secolo della repubblica tali divergenze furono appianate; e chi legga Livio o Dionisio in molti casi non può subito rendersi ragione delle mire politiche delle fonti più antiche. Un attento esame dei singoli racconti e delle diverse versioni male fra loro amalgamate, ci permette tuttavia di trovare le traccie degli annali plebei accanto ai patrici.
      Ogni famiglia mirava a mettere in chiara luce le proprie gesta a danno delle altre; ed abbiamo indizi sicuri della efficacia che le antipatie e le inimicizie esistenti tra le varie genti romane nel III e nei seguenti secoli esercitarono rispetto alla narrazione delle pseudo gesta della prima metà del secolo V. I Fabi, che nel Pittore ebbero un antico ed autorevole rappresentante delle loro pretese, furono tra coloro che cercarono di provare come sino da codesto secolo V i loro antenati fossero stati amici della plebe, ed anticiparono al tempo della battaglia al Cremerà quel Fabio Ambusto che dicevano avesse favorito l'approvazione delle leggi Licinie Sestie. (l) Nella importanza della storiografia domestica dei Kabi e nella inimicizia di tal gente verso i Claudi, soprattutto al tempo del censore Appio Claudio (312 a. C.), vanno in parte cercate le ragioni per cui la storia di questi ultimi fu interamente falsata, ed a ciò dovette pure contribuire l'antipatia esistente fra
      (') Plissetto ai Fabi v. s. p. 522; anche i consoli Valerio ed lunio del 509 ricordano i censori del 307 a. C.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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