Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAI'. IV. - DALLA CACCIATA DEI RE ETC.
      cemviri, clic eruditi posteriori come Cicerone e Vairone, affermavano essere stata istituita ancor prima. Di Spurio Cassio parlava certamente l'annalista Calpurnio Pisone; così è probabile che nel li secolo si narrassero nelle linee fondamentali gli episodi più salienti intorno alla caduta del decemvirato. (l)
      In sostanza la materia prima che servì a posteriori rimaneggiamenti fu tolta alcune volte da fatti appartenenti all'età stessa in cui vissero i primi annalisti ed anche a quella anteriore. Il naufragio della più antica annalistica come delle opere degli scrittori sicelioti e tarantini ci vieta del resto di approfondire ricerche di questo genere.
      Come la storia delle gesta militari del secolo IV porse materia alle famiglie consolari di accrescere od anticipare i loro fasti, così l'attività dei tribuni della plebe, dal secolo IV sino all'età graccana, in più di un caso dette occasione a fingere gli anteriori fasti tribunici. Se a noi, come dicemmo, fosse pervenuta parte della storia del tribunato dal IV al 111 secolo, sapremmo spesso ritrovare le ragioni dei singoli racconti; e se ci fosse giunto almeno in parte uno degli antichi annalisti, saremmo in grado di riconoscere il colorito politico sia dello più vetuste come delle più recenti
      (') Clic Catone nelle B Origines „ abbia raccontato la leggenda di Coriolano. sii per giù come è giunta a noi, si apprende da Livio, XXXIV, 5, 7 sq., passo, credo a torto trascurato da coloro che hanno raccolto i frammenti catoniani. Che già l'avesse ricordata Fabio Pittore apprendiamo da Livio, II, 40, 10. Quanto poi Cicerone, Luci. 15, 53, dice su Tarquinio il Superbo: ossia che essendo esule, avrebbe finalmente capito: " qnos fidos amicos habnisset, quos in-fidos, cum iam neutris gratiam referre posset, „ ricorda la sentenza che Fabio Pittore mette in bocca a Coriolano, 1. c.: " multo iniserius seni exilium esse, r ma può derivare anche da un'opera poetica. Il passo, ad ogni modo, pare appartenere ad autore relativamente vetusto. Che infine Catone raccontasse la storia delle secessioni si può ricavare da quanto diceva intorno al significato delle leggi Valerie Orazie del 449 v. s. p. 564, n. 1.
      Quanto poi alla formazione della più antica e poetica pseudo storia romana abbiano contribuito il vate Pnblilio ed i fratelli Marci, o meglio gli interpolatori dei carmi dei Marcì, v. Cic. de divina/. I, 89; 115, II, 113, non abbiamo più modo di stabilire. Può ad ogni modo osservarsi che i Marcì ed i Publili furono tra le genti plebee che prime coprirono le alte cariche sacerdotali per etfetto della legge Ogulnia (a. 300 a. C.) Liv. X, 9.


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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen
1898 pagine 629

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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