Storia di Roma di Ettore Pais
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CAI'. IV. - DALLA CACCIATA DEI RE ETC.
Ecetra, ma sollevano sempre il capo, ed uniti ai Sabini molestano i Romani, prima e dopo la caduta del decemvirato. Che tutto questo quadro sia falso mostreranno sempre più le pagine seguenti, nelle quali constateremo invece come Roma sia al principio di queste grandi imprese e come le sue prime fazioni siano contro i vicini Fidenati e Veienti, come Anzio ed il paese volsco siano ancora da conquistare. I Latini, anziché soggetti a Roma tengono sempre le proprie adunanze nel bosco della dea Ferentina, e quivi Roma, anziché la signora delle altre, è ima delle città della confederazione. (*) Tusculo anziché la sua suddita, è invece, come nel medio evo, la sua antica padrona e poi la rivale, e così si spiegano le notizie relative a quel MainiIio Tuscolano, collegato con la leggenda di Appio Erdonio nel 400 a. C., come con il mito di Tarquinio il Superbo. (s) Quanto agli Ernici, sarà necessario spargere molto sangue prima che riconoscano la supremazia romana. In breve la tradizione, tende ad anticipare tutti gli avvenimenti, così gli esterni come gli interni, e dal Iato cronologico cerca di accrescere il numero degli anni, sicché sia concesso a Roma di avere una storia tanto antica quanto quella dei più illustri stati greci e di nobilitare e di reputare assai vetusta l'egemonia su tutto il Lazio antico, sui Sabini del piano, sugli Ernici, e sui Volsci.
Per raggiungere questo (ine si raddoppiano o meglio si tri-
(') è notevole che questo fatto di cui rimase ricordo sicuro, v. Cinc. apd Fest. s. v. praetor, p. 241 M; cfr. Liv. Vili, 3, sia nel fondo riconosciuto dalla stessa psendo storia romana del V secolo, ove parla di Coriolano ad (es. Liv. II, 38), o del fratello del Publicola, Dion. Hal. V, 50.
(*) Con ciò si spiega pure, a proposito di Appio Krdonio il tratto: " Tu-sculi ante quam Romae sumpta suut arma, in dubio fuit utrum L. Mamilius, Tuscutanus dux, an P. Valerius et C. Claudius consules Roinanam arcem libe-rarent, „ Liv. Ili, 19, S. Con codesti rapporti fra Tuscolo e Roma si collega pure la storia della testa del cavallo appesa, qualora avessero vinto i Suburaneses, alla torre Mamilia, Fkst. p. 17S M, s. v. October equus; Paul. ep. fest. p. 131 M. s. v. Mamilia turris, cfr. Plut. q. Rom. 97. Con questa tnrris Mamilia si connettono, come ha veduto anche il Gilbert, Gcschiclite und Topoyrctphie d. Stadt Rom, II, p. 46, n. 2, i Mainili Turrini di età storica e con tali fatti si collega pure la leggenda di Oppio Tusculano, v. Fest. p. 348 s. v. Septimontio. Del resto su tutto ciò discorreremo nel volume seguente.
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Storia di Roma
Parte Prima
di Ettore Pais
Carlo Clausen 1898
pagine 629 |
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Pagina (645/656)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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