Storia di Roma di Ettore Pais

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      XXV1I1 PREFAZIONE.
      tempi in cui si poteva aspirare al dominio del mondo, occorre nondimeno nutrire quelle aspirazioni, per cui la regina del Lazio seppe raggiungere e difendere le Alpi e far suo quel mare che circonda la Penisola.
      Se gli scavi così lietamente inaugurati sotto gli auspicidi Guido Baccelli, strenuo e caldo fautore delle antichità patrie, saranno condotti innanzi con lo stesso ardore e con la medesima energia, con la quale, tre lustri or sono, egli volle si proseguissero quelli che dovevano farci rivedere tutta la " sacra via „ e le venerande reliquie dell'atrio di Vesta, tesori d'arte inestimabili rivedranno forse la luce, molti problemi di topografia e di storia saranno certo finalmente risolti. (*)
      Dei risultati che forniranno gli scavi incominciati in codesta nobilissima parte dell'antica Ronva, e che qualunque italiano colto ed amante della patria, deve desiderare si compiano in tempo non lontano, si potrà, spero, avvantaggiare il volume a questo successivo. Esso infatti, oltre alla sintesi dell'indagine negativa sin qui istituita, conterrà un tentativo di ricostruzione della storia del popolo latino, ed anzi di tutte le stirpi italiche, dalle origini sino al compimento di quella guerra contro il re d'Epiro, che valse ad assodare la signoria romana nella Penisola, e che fu come preludio alla conquista della Sicilia ed alla rapida egemonia sul mondo civile.
      Delle affermazioni contenute nelle due parti di questo primo volume, ho cercato di dare costantemente le prove. In qualche raro caso, pur sempre porgendo dimostrazioni som-
      (*) Intorno alla scoperta del lastricato presso l'arco di Settimio Severo nella regione del Comizio avvenuta il giorno 10 Gennaio p. p., lastricato che fu tosto da taluno identificato con il u niger lapis, „ ossia con quella che si credeva la * tomba di Romolo, „ o di Fanstolo, o di Osto Ostilio, v. in fine a questo volume a p. 737 sgg.

Storia di Roma Parte Seconda di Ettore Pais Carlo Clausen Torino 1899 pagine 746

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche

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