Storia di Roma di Ettore Pais

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      XXV1I1 PREFAZIONE.
      autentica quanto l'abbondante pseudo storia dei più vetustipopoli italici. (*)
      Anche rispetto al valore della tradizione nazionale romana la critica moderna non ha, credo, battuto sempre la via migliore e più sicura. Sebbene convinti della poca credibilità della storia romana, così come ci è raccontata da Livio e da Dionisio, nondimeno molti critici accordano nel fatto maggior peso che non meritino alle narrazioni di questi scrittori. Oppure dedicano la parte più notevole delle loro investigazioni al vano tentativo di stabilire quanto di tali racconti possa derivare da un annalista come Valerio Anziate e Licinio Macro, anziché da Claudio Quadrigario, da Calpurnio Pisone, da Elio Tuberone. E nello attendere ad una siffatta ricerca con uno zelo ed una fatica degni di miglior fortuna, nutrono l'ingenua speranza che si possa stabilire pagina per pagina, per così dire, quanto delle narrazioni di Livio, di Dionisio e di Plutarco, dipenda da uno piuttosto che dall'altro scrittore.
      Confesso ingenuamente di non essere mai riuscito a comprendere come si osi sperare di raggiungere risultati stabili e sicuri con codesto lavoro di Sisifo, e quale sia il frutto, che venga per la conoscenza della vera storia romana, dall'accumu-lare ipotesi su ipotesi, se ad es. una data notizia derivi piuttosto da Calpurnio Pisone anziché da Cassio Emina. A parte la poca sicurezza di tali risultati, di codesti annalisti conosciamo in qualche caso poco più che il nome, o, come in quello di Cassio Emina o di Gellio, non sappiamo i loro intendimenti politici rispetto ad un dato racconto. Dopo quel tanto che si è scritto su Valerio Anziate e Licinio Macro, non siamo sempre sicuriil Su ciò v. le aggiunte in fine al volume presente a p. 723 sg.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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