Storia di Roma di Ettore Pais
PREFAZIONE. XXXIIIalla quale attendo quotidianamente da più di un decennio, diverrà presto antiquata, sarò ben pago di avervi per il primo contribuito e ripeterò lieto i versi del Poeta:
Facesti come quei che va di notte,
Che porta il lume retro e sè non giova, " Ma dopo se fa le persone dotte „.
Che anzi, per non incorrere nella accusa di imperdonabile vanità o di puerile orgoglio, che male converrebbero con il proposito mio altrettanto grave quanto modesto, vorrei che la scrittura che presento ai miei concittadini, venisse giudicata simile a quei rozzi massi, che si gettano nell'alveo di un largo fiume, destinati a sorreggere i pilastri di un ponte gigantesco. Se la vita mi basterà a far sorgere dalle acque qualcuno di codesti pilastri, non so; spero tuttavia che piene e correnti non varranno a distruggere del tutto la massicciata. Spero che qualche giovane e robusta energia, non reputando inutile il lavoro del suo predecessore, metterà 1111 giorno mano agli archi del ponte, destinato a rendere più facile e sicuro il cammino attraverso la storia antica di Roma e d'Italia.
Pisa il dì delle Carmentalia (III Id. Jan.) 1899.
F. Pais
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (34/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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