Storia di Roma di Ettore Pais
INDICEXXXIX
sico della ereazione del primo console plebeo, 136. Il collegio di tre pretori, 137. Convenzionale contegno di Ap. Claudio. Le non storiche dittature di Camillo e l'erezione falsamente a lui attribuita del tempio della Concordia, 138. Nella legge del consolato plebeo, nella decennale sedizione, nella quinquennale anarchia qualche raro elemento storico, nella legge dei cinquecento iugeri tutto falso, 141. Origine recente di questa legge, 142. Conferma di ciς nella relazione di questa legge Licinia coll'omonima sull'aumento dei sacerdoti, 143. La restituzione del capitale in tre rato, 144. Le leggi sull'usura. L'erario di Saturno e il tempio di Giunone Moneta, 145. La creazione dei primi edili curuli e il riordinamento dei Mudi Romani'' in relazione con le leggi Licinie-Sestie, 148. Artificiale coincidenza cronologica dei c tribuni militum a populo ' coll'ar-Parrivo dei plebei al consolato, 151. Legame di quella istituzione con fatti non autentici, 152. Le pretese leggi censorie di M. Camillo e di M. Postumio, 155. Anticipazioni nelle leggi e nelle gesta dei Peteli, 156. Le notizie sospette su C. Marcio Rutilo, primo censore plebeo, 157.
Riassunto della critica del periodo discusso : Carattere e tendenze della tradizione 15S. Il periodo graccano porge materia aliati-adizione delle leggi Licinie-Sestie, 159. Gli Annali Massimi redatti sotto la direzione di P. Mucio Scevola pontefice massimo e fratello del pont. P. Licinio, consiglieri dei Gracchi, 162. Causa di falsificazione della storia di questo periodo; la glorificazione delle genti patricie, 163. Glorificazioni plebee, 164. Traccio di redazioni di tempi diversi, 165. Vari strati della tradizione, 166. Genesi della tradizione; elementi greci, 170. Elementi sacri, 171.
Elementi sacri nella tradizione di M. Furio Camillo, 176. JI cognome Camillo significa ministro degli dei, 177. Le opere sacre attribuite a Camillo e il suo trionfo, in cui θ rassomigliato a Giove e al Sole, 178. Camillo simile a Romolo e a Numa. Camillo e il culto di Giove Capitolino, 181. Sacro rito che si riconnetteva coll'assedio gallico. L'antico e il nuovo Campidoglio e le respettive divinitΰ, 182. Etΰ delle dediche di templi. Il Capitolino abitato da vario famiglie patricie chiamate a formare il collegio di Giove Tutore, 185. Processo del culto di Giove Capitolino per divenire poi il principale dello Stato, 187. Cronologia di questo avvenimento, 191. Giove Tutore non diventa per opera di M. Furio Camillo la divinitΰ primordiale dello Stato. Le gesta di M. Camillo come duplicazione di quelle di L. Camillo richiamano al IV sec., 194. Presa della volsca Suessa Pomezia o latina Apiole nel IV sec., con la cui decima di preda si gettarono le fondamenta del tempio di Giove Capitolino, 1^5. La battaglia di Sinuessa pone i Romani alla testa della confederazione latina. Il Giove Capitolino e il Giove del monte Albano, 19s, Ingrandimento della Cittΰ coll'annessione della comunitΰ sabina del Quirinale e trasformazione degli antichi dei, 200. Giove Tutore del Campidoglio diviene dopo la catastrofe gallica u l'Ottimo e il Massimo dio della nazione, 202. La costruzione del tempio di Giove Capitolino in stretta relazione coll'egemonia dei Romani sul Lazio, 204. Anticipazione di questi due fatti e parallelismi con avvenimenti greci, 205. Rapporti anticipati fra Roma e Ardea che cede i suoi culti, 207. La Triade capitolina prepondera sugli altri dei, 208.
Capitolo VII. Dall' intervento dei Romani nella Campania alla resa di Napoli .....................Pag. 209-874
Esposizione della tradizione: I Sanniti cacciano gli Etruschi dalla Campania, si fanno signori di Volturno e di Cuma; prendono il nome di Campani, 209. Nuove stirpi sannitiche assalgono i Sidicini, 210. I Campani per aiutare i Sidicini sono vinti dai Sanniti e si danno ai Romani, 211. I Romani intimano guerra ai Sanniti. Il cons.M. Valerio vince i Sanniti al Gauro ed a Suessola ; il collega A. Cornelio θ salvato coli'esercito dal tribuno P. Decio, 212» Ambasceria dei Cartaginesi, che nel 348 a. C. avevano fatto alleanza con Roma. Congiura del presidio romano per occupar Capua. Rivolta dei soldati romani presso Lautule, 213. Eleggono duce lo zoppo T. Quinzio; rincontro col dittatore M. Valerio e la pace. Proposte del tribuno della plebe Genucio, 214. Altra versione della ribellione del 342 a. C. col nome di C. Manlio. Guerra contro i Privernati e
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (38/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi piω antichi alla fine delle guerre puniche
Camillo Concordia Licinia Saturno Giunone Moneta Mudi Romani Licinie-Sestie Camillo Postumio Peteli Marcio Rutilo Carattere Licinie-Sestie Annali Massimi Mucio Scevola Licinio Gracchi Furio Camillo Camillo Camillo Giove Sole Romolo Numa Giove Capitolino Campidoglio Capitolino Giove Tutore Giove Capitolino Stato Tutore Furio Camillo Stato Camillo Camillo Suessa Pomezia Apiole Giove Capitolino Sinuessa Romani Giove Capitolino Giove Albano Cittΰ Quirinale Tutore Campidoglio Ottimo Massimo Giove Capitolino Romani Lazio Roma Ardea Triade Romani Campania Napoli I Sanniti Etruschi Campania Volturno Cuma Campani Sidicini Campani Sidicini Sanniti Romani Romani Sanniti Sanniti Gauro Suessola Cornelio Decio Cartaginesi Roma Capua Lautule Quinzio Valerio Genucio Manlio Privernati Claudio Origine Sestie Anticipazioni Sestie Vari Camillo Camillo Giove Giove Rapporti Valerio Guerra
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