Storia di Roma di Ettore Pais

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      XLIVINDICE.
      siastica, 627. — Tempo in cui questa lotta fu iniziata, 629. — I fatti attribuiti ad Appio Claudio decemviro semplice anticipazione di quelli del tempo di Appio Cieco e Gii. Flavio, 632. — Incertezza di un processo proleptico rispetto all'attività forense e giudiziaria di Appio Cieco e Gn. Flavio. — Alcune disposizioni delle XII tavole e Pintercalazione del calendario favoriscono tale opinione, 633. — Quanto vi sia di falso nella storia dei vari pretori dal 366 alla prima guerra punica. — Originaria identità dei consoli e dei pretori, 63*\ Parte ricostruitila, occenni e criteri: Valore delle notizie sugli ordinamenti militari: ei desultores \ i volontari, il numero delle legioni, la disciplina, 641. — Valore delle indicazioni cronologiche dei fatti di questo periodo, 643. — Esse giovano a stabilire il valore dei Fasti e i criteri per dimostrar falsa la cronologia tradizionale accettata nel II e I sec. a. C. — Più a ritroso si va del tempo, meno sicura e la menzione dei magistrati, 645. —
      I monumenti conservati sul Campidoglio, nella Regia e nei templi di Giunone Moneta e di Vesta non anteriori del IV sec., 646. — Criteri per spiegare la durata attribuita alle guerre di questo periodo: calcolo per generazioni e Panno di sei mesi, 64S. — Le guerre sannitiche fanno vedere la tarda genesi e le tendenze politiche dell'annalistica, 651. — Vari strati della tradizione secondo il colorito politico, 653. — Efficacia degli avvenimenti più recenti sul racconto delle vicende del IV sec. — Lavorìo dei giuristi e degli annalisti del tempo graccano e sillano, 655. — Strati più vetusti nella tradizione. — I Papiri, 656. — Notizie che non si sa se derivino dagli Annali Massimi o dalle memorie di famiglia, 658. — Notizie di carattere sacerdotale: leggenda relativa al culto di Giove, i 'tibicines" a Ti-bur, 660. — Leggenda relativa al culto di Ercole, i Potizi, 662. — La cecità di Appio Claudio. — Confronto di Appio Cieco con Timoleonte e Cecilio Metello pontefice massimo, 6^3. — Donde la storiella della cecità di Appio, 665. — Di carattere sacro pure la leggenda di Virginia fondatrice del culto della Pudicizia plebea. — Contestazioni topografiche, 667. — Tale leggenda contribuì a fingere la storia del pseudo decemviro Appio innamorato della plebea Virginia. — Altri racconti di carattere sacro, 66* — Le prime scaturigini della storiografia nazionale. — L'attività letteraria di Appio Cieco, 670. — Contributo di altri primi scrittori, 67^. — Quanta e quale parte spetti ad Ennio ed a Fabio Pittore nella storiografia delle guerre sannitiche, 674. — Catone e gli scrittori italioti, 677. — L'opera di Postumio Albino e di Fulvio Nobiliore, 6S1. — Le più antiche fonti delle guerre sannitiche, 683. — Livio e l'annalistica romana, 684. — Diodoro si vale di un*irrazionale capriccio nell'uso delle sue fonti così per le vicende romane come per le greche, 685. — Dipendenza della primitiva annalistica romana dalla storiografia greca, 687. — La tardiva annalistica romana sdegna di mettere in rilievo tale dipendenza. — I rapporti internazionali per senso di orgoglio passati sotto silenzio, 690. — L'annalistica romana rispetto ad Alessandro Magno, 693. — La più antica annalistica nel narrare le guerre etrusche e sannitiche della fine del IV sec. ha presenti le gesta greche, 695. — Fabio Rulliano fatto simile ad Alessandro Magno, 697. — Le vicende romane nella lotta contro il Sannio e relative alla metà del IV sec. spiegano la formazione della pseudo storia prima del IV sec. fino ai tempi dei re, 69^. — Osservazioni simili rispetto alla storia interna, 705.— A resultati analoghi conduce lo studio dei dati topografici e deilo sviluppo edilizio della Città, 707. — Ciò trova riscontro nelle anticipazioni relative alle leggi, ai costumi, ai 'ludi Romani*, all'ordinamento della cavalleria e nell'elaborazione letteraria che anticipa istituzioni e norme costituzionali, 7C9. — Le sobrie vicende del IV sec. subirono 1111 processo di amplificazione, 710. — Il contegno tradizionale del patriciato e della nobiltà causa delle duplicazioni e delle anticipazioni, 711. — Il processo di amplificazione soddisfaceva i gusti letterari e P idee politiche, 712. — Il processo delle duplicazioni non solo ingrandiva i meriti dei conquistatori, ma allontanava l'origine del popolo romano, 714. — L'origine del popolo romano-sabellonon va aldi là della metà circa del V sec., 715. — Il sentimento di grandezza e di orgogl io trasforma ed inverte il racconto di tutto il periodo più vetusto, 716. —
      II quadro della più antica storia di Roma non rispondente alla realtà, ma alla grandezza e dignità romana, 717,


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Appio Claudio Appio Cieco Gii Appio Cieco Pintercalazione Valore Fasti Campidoglio Regia Giunone Moneta Vesta Panno Papiri Annali Massimi Giove Ti-bur Ercole Potizi Appio Claudio Appio Cieco Timoleonte Cecilio Metello Appio Virginia Pudicizia Appio Virginia Appio Cieco Ennio Fabio Pittore Postumio Albino Fulvio Nobiliore Alessandro Magno Rulliano Alessandro Magno Sannio Città Romani Roma Flavio Incertezza Flavio Alcune Valore Vari Notizie Notizie Catone Livio Diodoro Fabio Osservazioni