Storia di Roma di Ettore Pais
8 CAP. V. - DALLA CADUTA DEL DECEMVIRATO ETC.
vernale. Tutto faceva credere che la fortuna fosse loro favorevole e che avesse volte le spalle ai Yeienti, i quali lacerati da interne discordie, abrogate le annue magistrature, si erano creati un re. Costui aspirava ad essere prescelto come sacerdote di tutto il concilio delle dodici città etnische; essendo stato posposto ad altri, interruppe violentemente le feste solenni che si tenevano in occasione dell'annuale concilio della dea Yoltumna, e con ciò recò grave offesa alle città confederate, le quali decisero di abbandonare i Yeienti alla loro sorte, fino a che fossero governati da tale principe. Tuttavia agli ultimi non venne perciò meno l'animo; i Romani patirono anzi una sconfitta, alla quale tenne dietro a Roma il pericolo di una grave sedizione. Senonchè la generosità dell'ordine equestre, che decise di militare a proprie spese, obbligò la plebe a gareggiare nell'amore di patria; promise costei di non abbandonare la guerra prima che Yeio fosse presa, ed un nuovo esercito composto di volontari fu condotto sotto le mura della città nemica. (*) Xulladimeno i Romani non furono più fortunati nell'anno successivo. (402 a. C.) I Falisci ed i Capenati mossero in aiuto dei Yeienti; il tribuno militare M. Sergio venne sconfìtto, e l'inimicizia che esisteva fra lui ed il collega Verginio fece sì che il primo non chiedesse l'aiuto del secondo, e questi per conto suo non movesse al soccorso dei suoi concittadini. I duci colpevoli, e si narra di un nuovo intervento anche in tale questione di C. Servilio Àia, vengono obbligati a dimettersi due mesi prima che spirasse il termine della loro magistratura, e sono in seguito puniti con dieci mila assi di multa. (3) I loro successori si trovano di fronte la guerra contro i Veienti, i Capenati, i Falisci ed i Volsci, i quali intanto aveano rioccupato Tarracina invano ritentata dai Romani. (403-402 a. C.) Contro i Capenati muove il tribuno Cornelio, ai Falisci tien testa Marco Furio Camillo, e a Valerio vien dato l'incarico di riprendere la città
(1) Liv. V, 1.
(2) Liv. V, 2-7.
(') Liv. V, S sq.; Diod. XIV, 43, ad a. 399 a. C. (=402 Varr.): €Pco,iaJoi Ss
zcXiopy.oSvtsg xoùc Oùr^oug sSsÀd-óvxcov xàjv s% xijg TtóXsoos, oi jjlsv xaxexdr^aav òrco Twv Oòr^a)v, ci ò'èHscp'jyov aiaypwc.
| |
Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
|
Pagina (55/795)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Yeienti Yoltumna Yeienti Romani Roma Yeio Xulladimeno Romani I Falisci Capenati Yeienti Sergio Verginio Servilio Veienti Capenati Falisci Volsci Tarracina Romani Capenati Cornelio Falisci Marco Furio Camillo Valerio Liv Liv Liv Diod Varr Pco Joi Ss Xiopy SsÀd-óvxcov TtóXsoos Twv Oòr Hscp Senonchè
|