Storia di Roma di Ettore Pais

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      16 CAP. V. - DALLA CADUTA DEL DECEMVIRATO ETC.
      lina colonia a Boia, cosi come era stato fatto per Labici. I colleghi di lui dichiarano che non permetteranno si addivenga ad un plebiscito fino a che Slill'opportunità di tale rogazione si pronunci il senato (415). Tuttavia per la resistenza dei patrici e per la ripulsa che si dà alla proposta di L. Decio sostenuta anche dal tribuno M. Sextio, s'irrita l'animo della plebe e dei soldati, i quali esasperati dal tribuno militare M. Postumio, che e uno dei fieri oppositori di tale legge gli si ribellano, come già dicemmo, durante la campagnadel 414 contro gli Equi e lo lapidano. (!) Il senato per lenire l'ira
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      dei plebei concede che siano i magistrati di costoro quelli che dovranno procedere ad una mite inchiesta sui colpevoli. (2) La legge agraria, destinata a turbare i potenti occupatori dell'agro pubblico, è risollevata nel 412 per opera del tribuno della plebe L. Icilio, un discendente del celebre fidanzato di Verginia; ma la pestilenza sorta in quell'anno distoglie gli animi dalla sedizione. La carestia del 433 a. C. obbliga i Romani a fare incetta di grano in Etruria, a Cuma e in Sicilia, ed anzi, come in occasione della carestia del 493, si ha ripulsa da Cuma ed aiuto dai tiranni della Sicilia, (3) Nel 410 il tribuno della plebe M. Menenio tenta far valere la legge agraria in occasione della leva militare che il console Valerio fa per l'imminente campagna contro i Volsci, ma a lui si oppongono i nove colleghi che stanno dalla parte del console patricio. Il console vende a favore dell'erario la preda di guerra, e ciò dà occasione alla plebe, a proposito dell'ovazione di lui, di fare a Menenio una dimostrazione così clamorosa da indurre il senato, per timore che questi possa essere eletto tribuno militare, a convocare i comizi consolari. (*) Consoli del resto vediamo dopo il 413, e per l'anno 409 vengono eletti i patrizi Gn. Cornelio e L. Furio. In compenso la plebe si rifa nei comizi questori, in cui è eletto il solo patricio Cesone Fabio accanto ai tre plebei Q. Silio, P. Elio, C. Appio. La vittoria che la plebe riconosceva di dovere ai suoi tre tribuni della stessa gente Icilia
      (1) Liv. IV, 49 ; Zonar. VII, 20.
      (2) Liv. IV, 51, 3.
      (3) Liv. IV, 52.
      (4) Liv. IV, 53.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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