Storia di Roma di Ettore Pais
18 CAP. V. - DALLA CADUTA DEL DECEMVIRATO ETC.
i tribuni della plebe non abbiano tale autorità. (*) I tribuni dell'anno seguente (401 a. C.), ottengono ad ogni modo che Verginio e Sergio vengano condannati ad una multa di dieci mila assi, e fra essi troviamo un Trebonio, il quale strepita perchè dai suoi colleghi si è violata la legge Trebonia, ossia la legge fatta approvare dal suo posticcio antenato del 448 a. C. In quell'anno alcuni tribuni della plebe erano stati cooptati fra i patrici e lo stesso si cercava ottenere nel 401. I tribuni di questo stesso anno, fra i quali oltre a Trebonio troviamo un Minucio, tentano di fare approvare la legge agraria. Per riuscire nel loro intento vietano si paghi il tributo, fanno sì che i soldati combattenti a Yeio non ricevano lo stipendio e con ciò provocano una sedizione oltremodo pericolosa, la quale minaccia di estendersi anche agli accampamenti. (-) La concordia è finalmente conseguita grazie alla elezione fra i tribuni militari di un P. Licinio Calvo, che sino allora non aveva coperto magistratura di sorta, ma che faceva parte del senato, e per via materna era congiunto con i patrici Coni eli, di cui uno gli sarebbe stato fratello. La plebe solo dopo quarantaquattro anni dacché
era stata approvata la creazione dei tribuni militari fra costoro
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poteva finalmente vantare uno dei suoi; ma non si sapeva poi dire se P. Licinio fosse riuscito a conseguire ciò in grazia del fratello uterino Cornelio, che, essendo tribuno l'anno precedente, aveva concesso triplice stipendio ai cavalieri, ovvero per effetto di un'orazione con cui aveva invitati i cittadini alla concordia. (3) L'anno dopo (399 a. C.) i plebei, così dice la tradizione liviana che abbiamo fin'ora seguito, riuscirono a fare tribuni i plebei M. Pomponio, Gn. Duilio, Volerone Publilio, Gn. Genucio e L. Atilio; dei patrici riuscì uno solo M. Ve tulio; ma nei prossimi comizi (398 come in quelli del
397 a. C.) tutti i tribuni militari sono patrici. Nel 397 i magistrati, causa l'intercessione tribunicia, non riescono a formare leve regolari contro i Tarquiniensi, e due dei tribuni militari si vedono obbligati a
(') Liv. V, 9. O Liv. V, 11. (3) Liv. V, 18.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (65/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Verginio Sergio Trebonio Trebonia Trebonio Minucio Yeio Licinio Calvo Coni Licinio Cornelio Pomponio Volerone Publilio Atilio Tarquiniensi Liv Liv Liv Duilio Genucio
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