Storia di Roma di Ettore Pais
ZZ CAP. V. - DALLA CADUTA DEL DECEMVIRATO ETC.
quista di essa avrebbe assunto il cognome di Fidenate. (!) Ed anche questa notizia è falsa. I Servili non potevano in questa età aver preso il cognome da una città conquistata, per la medesima ragione per cui non è vero che Marcio fu detto Coriolano dal nome della città omonima. Il cognome Fidenas dimostrerebbe soltanto che i Sergi traevano da questo paese la loro origine, come da Regillo i Postumi ed i Claudi Regillensi. (-) Durante la campagna del 435, che sarebbe stata condotta dal dittatore Servilio, v'è una battaglia con i Fidenati a Nomento, che ricompare daccapo poco prima del 426, in cui Fidene è presa dal dittatore Mamerco Emilio. (3) Secondo la tradizione comune, Fidene caduta più volte in potere dei Romani diventa loro colonia; nel fatto però noi vediamo altre versioni secondo cui la città è tuttora indipendente e compare più tardi fra quelle che, guidate dai propri duci, molestarono i Romani dopo la partenza dei Galli, (4) Stando alla versione dio-dorea non solo abbiamo notizia di una sola impresa contro Fidene, ma ricaviamo che la conquista di questa città non fu compiuta prima dei 418 a C., ossia in un tempo non molto lontano dall'assedio di Yeio con cui è strettamente collegato ogni fatto relativo a Fidene. La tradizione liviana, che frappone venti anni di tregua fra la guerra fidenate e veiente finita nel 425 e la nuova e più importante campagna contro Yeio, è in contradizione con sè stessa, poiché tale tregua dice terminata dopo diciotto anni. (5) Essa è pure in opposizione con quella di Diodoro, secondo il quale la guerra veiente
(*) Liv. IV, 17, 7: * L. Sergius Fidenas: a bello credo, quod deinde gessit, appellatimi „ ; cfr. IV, 22.
(2) V. s. p, 497, n. 1, 2.
(3) Liv. IV, 22, 2: 14 nec procul Nomento signis conlatis fudit Etruscas legiones „ ; IV, 30, 14: d cum Veientibus nuper acie dimicatum ad Nomentuui et Fidenas fuerat Gli Acta Triumph. CIL. P, p. 44, ricordavano un trionfo di Emilio Mamerco agli Idi Sestili dell'a. 316 a. = 437 a. C. Sulla cavalleria nelle due guerre di Fidene v. Liv. IV, 18 sq. 10; IV, 32 11 sqq. Intorno al particolare della battaglia navale del 426 v. s. p. 307, n. 2, a proposito della guerra fidenate del re Anco Marcio.
4) Varr. eh L L. VI, 18; Macrob. I, 11, 37. Cfr. oltre al eap, VI.
(5) Liv. IV, 35, 2; cfr. invece IV, 58, 1.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (69/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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