Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (77/795)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      30 CAP, V. - DALLA CADUTA DEL DECEMVIRATO ETC.
      sarebbe stato preso ad imprestilo dai Marsigliesi, i quali, al fine di rendere più vetusta e veneranda la loro relazione con i Romani, tale amicizia facevano datare dal tempo di Tarquinio Prisco, il re dalle origini corinzie, dal tempo in cui la stessa Marsiglia era fondata. (*) 1 Massalioti ad ogni modo raccontavano assai diversamente questa faccenda, e il dono del cratere più che con la presa di Yeio per mezzo di un cunicolo, parrebbe collegarsi con il cunicolo del lago Albano fatto per consiglio dell'Apollo di Delfo, il dio della salute, il sanatore dei miasmi. L'acqua del cratere Albano, che allagava la pianura soprastante doveva produrre emanazioni miasmatiche e pestilenze, e si comprende come i Romani, che erano in contatto con stati greci, seguendo l'esempio di tutti i popoli barbari di Occidente richiedessero di consiglio il dio di Delfo.
      Nella storia della decennale guerra di Yeio vengono del resto narrati ancora altri fatti che con quella non avevano in origine nessuna relazione. Tale è, ad esempio, il racconto della imboscata del 396, in cui il tribuno militare plebeo Genucio, combattendo contro i Falisci ed i Capenati alleati di Yeio, perde la vita, poiché è una evidente anticipazione e duplicazione del racconto intorno all'imboscata tesa dagli Ernici nel 362 a. C. in cui muore l'incauto console plebeo Genucio; e nell'uno come nell'altro caso si mira a dimostrare come gli auspici non fossero favorevoli ai magistrati non patrici. (9) Ma anche il racconto intorno a codesta imboscata del 362 non è interamente esente dal sospetto di anticipazione di un avvenimento che cade nel secolo II a. C. (3) L'uso della duplicazione e dell'anticipazione è del pari manifesto ove si narra la pacifica resa che nel 394 i Falisci fanno a Camillo. Vedremo a suo tempo che la storiella del maestro e degli alunni ricompare nella pseudo dedizione che Tusculo fa allo stesso Camillo nell'anno 381 a. C.; ma intanto osserviamo come nella sostanza il racconto della pacifica capitolazione di Falerì nel 394 sia copiato dalla storia autentica
      0) Iust. XLI1I, 3, 4.
      0 V. s. p. 562, n. 2.
      (3) Liv. Y, 32, 3 sq.; cfr. VII, 17, 9.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

Pagina (77/795)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Marsigliesi Romani Tarquinio Prisco Marsiglia Massalioti Yeio Albano Apollo Delfo Albano Romani Occidente Delfo Yeio Genucio Falisci Capenati Yeio Ernici Genucio Falisci Camillo Tusculo Camillo Falerì Iust Liv