Storia di Roma di Ettore Pais

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      ESAME DELLA TRADIZIONE RISPETTO ALLE GUERRE ESTERNE. 31
      del 211 a. C. in cui Falerì, dopo una breve rivolta, fece piena dedizione al console C. Lutazio. (*) Parimente la storia della guerra contro i Volsiniensi del 391 rispetto agli ottomila prigionieri contiene un particolare che ricompare nel racconto della guerra combattuta contro gli Etruschi nel 356 a. C. guerra che fu pure presente a chi narrò quella del 426 contro Fidene. (2)
      Simili duplicazioni si ritrovano del pari nella storia delle guerre contro gli Equi ed i Volsci. Come le tre campagne contro Fidene e Veio sono diverse redazioni di una sola guerra così ad una si riducono le tre imprese contro gli Equi, che hanno principio nel 431 nel 419 e nel 410. E quindi chiaro come mai in ciascuna di esse venga assegnato lo stesso ufficio ad un Servilio, che richiama i suoi concittadini al rispetto della legge e della costituzione, e perchè in tutte e tre figuri un Postumio, la cui memoria è sempre congiunta con un triste avvenimento. Nel 431 a. C. infatti, il dittatore Postumio vince gli Equi, come al solito, nel bosco del-l'Algido, ma rattrista la vittoria con l'uccisione di un figlio; nel 414 prende sugli Equi la città di Boia, ma il suo contegno è causa per cui venga lapidato; finalmente nel 394 si sparge la notizia che Postumio e il suo esercito sono stati vinti e distrutti dagli Equi. (3) Abbiamo tre redazioni diverse di una guerra contro gli Equi comandata da un Postumio, e si comprende quindi come mai vi fossero scrittori i quali negassero fede al racconto del giovane Postumio ucciso dal padre. (4) E dobbiamo pure scorgere il tratto di tre diverse redazioni dove, discorrendosi della presa di Anxur nel 406, si dice, ciò che è addirittura improbabile, per non dire assurdo, che il tribuno militare Fabio attese a depredare la città finché non giun-
      (1) Val. Max. VI, 5, 1; cfr. Liv. ep. XX.
      (2) Liv. VII, 7. Nella guerra Aderiate del 426 a. C., Liv. IV, 33; Flor. I, 6, 7, si nota il tratto caratteristico delle faci e dei serpenti che ricompare del parinel 356 a. C. Liv. VII, 17, 3.
      (3) Liv. IV, 26; 45, 3; 53. Le indicazioni delle indutiae „ nella guerra volsco-equa per gli anni 430, 425, Liv. IV, 30; 35, tradiscono pure due diverse redazioni.
      (4) Liv. IV, 29, 5; 50, 4; V, 28, 12; cfr. Dìod. XII, 64.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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