Storia di Roma di Ettore Pais

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      ESAME DELLA STORIA COSTITUZIONALE.
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      delle divinità forestiere, e viceversa nel 399 a. C., a proposito di una nuova pestilenza, si discorra di una grande e solenne dimostrazione di rispetto ai culti forestieri e in buona parte plebei. (l) In realtà poi il culto di Apollo a Roma, come abbiamo più volte avuto occasione di notare, non fu riconosciuto ufficialmente con l'erezione di un tempio prima del 352 a. C., ossia della presa di Cere. (2)
      Ad analoghe conclusioni giungiamo esaminando la storia interna di questo periodo. Dicemmo a suo luogo del nessun valore delle notizie rispetto a Spurio Melio e a Minucio, ed abbiamo veduto anche testò come ad un Servilio variamente chiamato ora Structo, ora Prisco, ora Ala, venga attribuita più volte una parte diremo così stereotipata rispetto ad avvenimenti che paiono essere diverse redazioni di un solo racconto. (3) La circostanza che le più antiche tradizioni sapevano dell'esilio di costui e che ciò era ignoto ad altri autori indica il debole valore di molte notizie relative alle ulteriori gesta di codesto personaggio. Una simile duplicazione troviamo rispetto ad Appio Claudio, il nepote del fantastico decemviro, che in più occasioni ora e in seguito troviamo occupato
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      a comporre le pretese sedizioni plebee. (4) Ma ancora più notevole è quanto ci è detto rispetto alla censura, le cui origini, collegate non più con il mite re Servio Tulio ma con diversi nomi di magistrati, sono riferite due volte a distanza di due anni, e che si dice modificata rispetto alla sua durata l'anno seguente a quello in cui sarebbe stata fondata. (5) Quest'ultimo particolare, che è stato giustamente reputato falso dai critici più avveduti, si pre-
      (1) Liv. IV, 30, 11: tf datum inde negotium aedilibus ut animadverterent, ne qui nisi Romani dii, neu quo alio more quain patrio colerentur. „ ; cfr. invece IV, 25, 3; 29, 7; V, 13; Calp. Pis. apud Dion. Hal. XII, 9. Circa il valore dei dati relativi a tali pestilenze rimando oltre al cap. IX.
      (2) Liv. VII, 20, 9: u aedis Apollinis dedicata est. „ cfr. s. p. 349 sg.
      (3) V. s. p. 13; cfr. p. 540.
      (4) Liv. IV, 36; 48; V, 2.
      (5) Liv. IV, 8; IV, 22, 7; 24. Così sono di dubbie valore tutte le notizie relative ai vari censimeuti anteriori all'età in cui avvenne la presa di Roma per opera dei Galli. Sul che v. il cap. IX ed il voi. di complemento, Fasti ed Annali, Culti e Leggende etc.
      Pais, Storia di Roma. Voi. I. - Parte II. 3


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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