Storia di Roma di Ettore Pais

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      VALORE DELLA CRONOLOGIA DI QUESTA ETÀ.
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      Una accurata distinzione della non sana operosità degli annalisti del secolo II da quella dell'età posteriore non abbiamo pur troppo modo di conseguire, (*) Ma che buona parte delle notizie a noi pervenute sia frutto di elaborazioni letterarie assai tarde, oltre che dalla parte notevole che si assegna ai Licinì, appare dalla menzione di quell'Apuleio, che avrebbe accusato Camillo (*) e di quel Postumio lapidato dai suoi soldati dopo la presa di Boia, il quale, mentre da un lato si presenta come l'anticipazione del console omonimo del 294 e del 291 a. C., dall'altro pare essere un pseudo antenato di quel Postumio, che sarebbe perito in simile modo durante la guerra sociale. (3) Che la redazione ufficiale sia infine il risultato di opposte narrazioni, è reso manifesto dalle contradizioni in cui Livio cade rispetto alla narrazione delle contese agrarie, poiché ora segue un autore favorevole agli ottimati ed ora, all'opposto, uno avverso. (4)
      A risultati interamente simili conduce qualcuna delle indicazioni cronologiche di Livio. La presa di Fidene, avvenuta non prima del 418, egli fissa al 435, e nel 438, parla del re di Yeio, che dice poi creato per la prima volta nel 403. E naturale quindi che la fonte di Livio parlando in questo medesimo libro della grande invasione
      (*) Licinio Calvo combatte Appio Claudio nel 396, Liv. V, 20, cosi come nel 368 un Appio Claudio combatte un Licinio, Liv. VI, 40. V. quanto su ciò notammo s. p. 610 sgg.; cfr. qui sotto n. sg.
      (2) Gli elogi che si fanno della eloquenza di P. Licinio Calvo, il primo tribuno militare plebeo delPa. 400 a. C., Liv. V, 12, 12; 18, 2, sono in tutto degni di un pseudo antenato del pontefice Licinio morto nel 203 Liv. XXXI, 3, e dell'annalista ed avvocato Licinio Macro del tempo di Cicerone. Queste due versioni del resto parrebbero duplicazioni di un solo fatto, e ciò pare confermato anche dall'esame dei fasti. Altra traccia di duplicazioni si scorge nella cifra relativa alla multa imposta a Camillo, che ricompare al tempo della rogazione delle leggi Licinie-Sestie. Cfr. particolarmente Pltjt. Cam. 39, 4, App. Ital. 8, 2 con Liv. VI, 38, 9. Cfr. al cap. sg.
      (3) Pltjt. Syll. 6, 13. Su Postumio, il console del tempo delle ultime guerre sannitiche, v. oltre in questo volume al cap. Vili.
      (4) Rimando su ciò anche alle giuste osservazioni, che dietro confronto dei passi di Livio, IV, 48; 51, ha fatto il Luebbert, meni, cit. p. 17 sgg.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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