Storia di Roma di Ettore Pais

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      I GALLI ASSEDIANO CHIUSI. INTERVENTO DEI ROMANI
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      Rispondono i Galli aver bisogno di terreno, essere pronti a lasciare in pace i Chiusini qualora i Romani fossero disposti a cederne parte del loro. Durante una battaglia fra Galli e Chiusini i tre Fabì scordano essere stati inviati come pacieri e non come alleati di questi e prendono parte alla zuffa; uno di essi uccide e spoglia un barbaro. È riconosciuto dai Galli che inviano quindi ambasciatori a Roma per chiedere ragione di ciò; ma la potenza della gente Fabia impedisce che il popolo od il senato, a seconda delle varie versioni, diano la dovuta soddisfazione. (l) Anzi, tra i sei tribuni dell'anno seguente, tre sono creati fra i Fabì, che sulla patria attirano un così terribile flagello. (2) I Galli chiedono aiuto ai loro connazionali e muovono in numero di settanta mila contro la città dimentica del diritto delle genti. (3) Alla loro volta i Romani, in numero di ventiquattro mila, gli vanno incontro alFundecimo miglio dalla Città, nella valle del Tevere, e si accampano presso il fiumicello Allia, accanto ai colli Crustumini. (4) I tribuni militari,
      potrebbe ricavare in massima una prova decisiva. Un simile silenzio abbiamo anche a proposito del decemviro Appio Claudio, nell'episodio di Yerginia (v. s. p. 551, n. 2). Ciò nondimeno codesto silenzio di Diodoro rispetto ai Fabi, in questo caso speciale, parrebbe favorire la tesi del Mommsen.
      (1) Secondo Livio, V, 86, il senato, per riguardo alla potenza dei FabT, lascia il popolo arbitro (cfr. Plut. Cam. 18, che fa menzione anche dei feciali che accusano Fabio). Diodoro invece, l. c.} dice che il padre dei Fabì uposxaXéoaxo xyjv SJx7jv è:il xòv Sy][jlov e che questi, per la prima volta, votò contro il parere del senato. Nel frammento di Dionisio, XIII, 12, si legge solo: icapsXxoóoqg 5s TTjS PooXfjg xàs àrcoxptasig. Diodoro (cfr. App. Gali. 3) accenna all'offerta di denaro fatta ai Galli per placare l'uccisione, ciò che, come nota il Mommsen, l. c. p. 306, deriva dalla più antica redazione.
      (2) Il tratto della vulgata secondo cui tre Fabi vengono creati tribuni militari, v. ad es. Liv. Y, 36 11 ; Plut. Cam. 18, manca a Diodoro, XIY, 114, che due Fabi fa tribuni militari al principio dell'anno, prima dello scoppio delle ostilità.
      (3) L'aiuto che i Galli chiedono ai connazionali è ricordato da Diodoro, XIV, 114, e da Appiano, L c. Secondo Diodoro i Galli, che in numero di trenta mila avevano già invaso l'agro di Chiusi, diventati settanta mila, muovono contro Roma. Plutarco, Cam. 18, dice che i Galli erano non meno di quaranta mila.
      (4) L'esercito romano contava ventiquattro mila uomini scelti, e molti altri di cui si dà il numero secondo Diodoro, XIV, 114. Dionisio, XIII, fr. 12, sa di 4 1 egioni. Per Plutarco, Cam. 18, 15, i Romani sono su per giù quarantamila come i Galli.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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