Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (107/795)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      60
      CAP. VI. - DALL'INVASIONE GALLICA ETC.
      i popoli esterni. Gli Etruschi si radunano minacciosi al tempio di Yoltumna, e gli Eroici ed i Latini mostrano intenzione di ribellarsi. Dai popoli finitimi si crede che Roma non sia più in grado di rialzare la testa, ed i Volsci in modo particolare, essendosi congiunti con i Latini, mettono a grave pericolo l'esercito romano. Si crea quindi dittatore per la terza volta Camillo, il quale si elegge a maestro della cavalleria C. Servilio Ala, ed in una località presso Lanuvio detta Mecio, dà ai Volsci una memorabile sconfitta che fiacca, dopo settanta anni di lotte, la potenza di questa gente. (l) Si passa poi nel territorio degli Equi, che vengono vinti a Boia, città la quale cade in potere dei Romani. (-) Tiene dietro nell'anno stesso la guerra contro gli Etruschi, che sono superati a Sutrio, alleata di Roma. Si fa tanta preda da poter restituire alle matrone romane l'oro da esse già donato alla patria; di tal metallo si fanno tre patere che si offrono in dono con il nome di Camillo, nel tempio di Giove Capitolino, (3) ed il dittatore trionfa nello stesso tempo per le tre guerre conciotte felicemente. (4) Nel 388 si fa una scorreria contro gli Equi e si combatte contro i Tarquiniensi che perdono Cortuosa e Contenebra, (5) e si fanno cospicue fondamenta
      (') La versione di Livio, VI, 2, concorda nel fondo con quella di Plutarco, Cam. 33 sq., il quale però riferisce anche la tradizione assai differente di questa guerra, in cui ha parte la leggenda di Tutela o Philotis, connessa anche con il mito di Romolo, cfr. Boni. 29. Diodoro, XIV, 117, che in questa occasione ricorda la uomina di Camillo a dittatore, dice che la battaglia avvenne: sv xcp xaXoujisvcp Mapx:co, cfr. Plut. Cam. 33, 2: xò Mapxtov cpog. Livio, l. c., dice: invece: * ad Maecium is locus dicitur „. Ciò che induce a preferire il testo di Livio è il nome della tribù Maecia, che traeva appunto il nome da un castello così chiamato, v. Paul. ep. Fest. p. 136 M.
      (2) Liv. VI, 2, 13; cfr. Diod. XIV, 3.
      (3) Liv. VI, 4, 2: 14 ex eo quod supererat, tres paterae aureae factae... quas cum titulo nominis Camilli ante Capitolium incensum in Iovis cella constat ante pedes Iunonis positas fuisse „.
      (4) Secondo Diodoro, XIV, 117, 5, v'erano rispetto a ciò due versioni; secondo una i tribuni della plebe vietano a Camillo di trionfare, secondo Valtra costui ottiene bensì il trionfo, ma due anni dopo viene colpito dalla multa.
      (5) Liv. VI, 4. Cortuosa sarebbe stata presa di primo impeto e poi distrutta; Contenebra invece avrebbe sostenuto per qualche giorno l'assedio; la preda toccò ai soldati e non fu confiscata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

Pagina (107/795)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Etruschi Yoltumna Eroici Latini Roma Volsci Latini Camillo Servilio Ala Lanuvio Mecio Volsci Equi Boia Romani Tiene Etruschi Sutrio Roma Camillo Giove Capitolino Equi Tarquiniensi Cortuosa Contenebra Livio Plutarco Cam Tutela Philotis Romolo Camillo Xoujisvcp Mapx Mapxtov Maecium Livio Maecia Liv Liv Camilli Capitolium Iovis Iunonis Secondo Diodoro Camillo Valtra Liv Contenebra Etruschi Boni Diodoro Plut Cam Livio Paul Fest Diod Cortuosa