Storia di Roma di Ettore Pais

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      GUERRE CONTRO GLI ETRUSCHI, I PRENEST1N1* I VOLSCI ETC. 63
      trico, quindi come dieci anni innanzi, dopo la sconfitta, gli uni abbandonano gli altri; i Volsci ritornano ad Anzio, i Latini adirati incendiano tutta Satrico, ma, per effetto di miracolo, non arde il tempio diMatuta;(l) si volgono quindi infuriati contro i Tuscolani, giudicati colpevoli di aver abbandonato il comune concilio della gente latina e di aver accettato la cittadinanza romana. Tuscolo è presa dai Latini, ma viene ricuperata dai tribuni militari L. Quinzio e Servio Sulpicio. (2)
      A queste vicende seguono gravi ed interne discordie causate dalle rogazioni Licinie-Sestie. Per cinque anni (altre fonti dicevano di un anno solo) Roma è in preda all'anarchia. (3) Si giunge così all'anno 370 a. C. in cui i Veliterni, sebbene coloni romani, assaltano daccapo Tuscolo; il pericolo che corrono induce per un poco i Romani alla concordia. Si creano tribuni militari, fra i quali un Sul-picio, e si muove all'aiuto di Tuscolo e all'assedio di Velletri. (4) Dell'assedio di Velletri, certo per confusione dei fasti, come vedremo, si riparla daccapo tre anni dopo, (ò) e nel 367, a. C. essendo Camillo dittatore per la quinta volta e T. Quinzio Penno maestro dei cavalieri, ovvero circa dieci anni dopo stando all'annalista Claudio Quadrigario, si ha una battaglia all'Amene, nella quale i Galli sono disfatti, ed in cui T. Manlio uccide in singolare tenzone un guerriero di codesta gente. Livio narra daccapo questi avvenimenti per il 361 a. C. Altri annalisti però riferivano un fatto di tal
      (1) Liv. VI, 32 sq.
      (2) Liv. VI, 33.
      (3) Diodoro, XV, 75 ad a. 367 a. C.(=371 a. C. Varr.), dice: xaxà ,xèv TYjv ^Pcóixyjv devapylv. Sta xtvag uoXixtxà; oxaastg syévexo. Però egli ricorda Pàvapyja all'anno 369 (=377 a. C. Varr). La versione dell'anarchia per un anno era nota alla fonte di Plinio, NH. XVI, 235: a anno qui fuit sine magistrati-bus CCCLXXIX urbis „ (375 a. C.) Livio VI, 35; (cfr. Lyd. de mag. I, 35;, fa menzione di un quinquennio (375-371 a. C.) Un quadriennio è invece ricordato da Eutropio, II, 3; Sext. Ruf. 2; Vop. Toc. 1 cfr. i Fast. Hydat. e Cassiod. Plutarco, Cam. 39, 2, sa dell'anarchia, ma non ne indica i termini. Intorno ai fasti di questo periodo, v. oltre al cap. IX.
      (4) Liv. VI, 36.
      (5) Liv. VI, 42, 4; cfr. Plut. Cam. 42.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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