Storia di Roma di Ettore Pais
68 CAP. VI. - DALL'INVASIONE GALLICA ETC.
i Cartaginesi, che, a confessione degli annalisti, per la prima volta vengono ora in relazione con il popolo romano. (*) In questo medesimo anno i Yolsci rioccupano Satrico; nel 346 il console M. Valerio li vince, e come nel 377, in cui tale città fu pure assalita e presa da un altro Valerio, si attacca il fuoco a Satrico che tutta arde ad eccezione del tempio della Madre Matuta. (*) Si fa ricco bottino; Valerio conduce in trionfo quattro mila che avevano fatta spontanea resa e gli antichi disputavano se fossero stati o no servi. (8) Tiene dietro nel 345 a. C. una campagna contro gli Au-runci, che avevano invaso il territorio volsco soggetto ormai a Roma; ma costoro vengono facilmente superati dal dittatore L. Furio Camillo; e Fabio e Sulpicio i consoli di quell'anno prendono Sora. (4) Roma è giunta con le sue conquiste sino ai confini della Campania e dei paesi sottoposti ai Sanniti e nell'anno successivo (344 a. C.) i Campani chiedono a lei aiuto contro gli invasori di stirpe sannitica.
In questo periodo sono frequenti più che mai le sedizioni, le quali finalmente cominciano ad avere in parte carattere autentico. Vedemmo come un Marcio tribuno della plebe, nello stesso anno in cui Roma veniva liberata dai G-alli, chiamasse in giudizio quel Fabio, che era colpevole di aver combattuto a Chiusi contro il diritto delle
(1) Liv. VII, 27, 2 ad a. 348 a. C. : u cum Carthaginiensibus legatis Romae foedus ictum, cuin amicitiam ac societatem petentes venissent Diod. XVI, 69, ad a. 344 = 347 a. C. Varr.: sui 8è toóxcdv 'Pcojiouoig jxàv npòg Kapyrfiovlovg Tcp&iov GDvfryjxai sysvovxo. Secondo Polibio, III, 22, il primo trattato fra i Romani ed i Cartaginesi sarebbe stato stipulato nel primo anno della libera repubblica. Che la versione annalistica accettata da Diodoro e da Livio sia nel vero e che quella seguita da Polibio (ossia Catone? v. fr. 84 P.) contenga un grave anacronismo, vide già il Mommsen, roem. Clironologie, 2a ed. p. 320, la cui opinione è stata talvolta vanamente combattuta da critici posteriori. Su ciò rimando al mio studio sui sincronismi.
(2) Liv. VII, 27; cfr. VI, 33. Il trionfo di Valerio sugli Anziati e sui Sa-tricani alle Calende di Febbraio del 346 a. C. è registrato auche dagli Atti Trionfali.
(3) Liv. VII, 27, 9: u sunt qui hanc multitudinem captivam servorum fuisse scribant, idqne magis veri simile est quain deditos venisse
0) Liv. VII, 28.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (115/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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