Storia di Roma di Ettore Pais
LE SEDIZIONI INTERNE. CRITICA DELL'INVASIONE GALLICA. 77
Il dittatore patricio del 352 tenta daccapo impedire l'elezione di un console plebeo, e la plebe, per intercessione degli interré C. Sul-picio e M. Fabio, contenta delle disposizioni a lei benevoli rispetto all'usura, concede che i consoli del 351 siano i patrici C. Sulpicio ed un Quinzio. Tuttavia quest'anno è turbato da discordie civili, dacché C. Marcio, che era già stato console e che, primo dei plebei cinque anni innanzi era diventato dittatore, chiede ed ottiene la censura nella quale diventa collega di Gn. Manlio. (') In quest'anno medesimo M. Fabio, in opposizione alla condotta di altri della sua
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gente, accetta la dittatura al fine di impedire che i comizi, secondo una delle leggi Licinie Sestie, diano un console plebeo. La plebe riesce invece a far rieleggere, accanto al patricio L. Cornelio, il plebeo M. Popilio, che illustra sè e quelli dei suo ceto con una splendida vittoria dei Galli. (") I patrici se ne consolano con il creare dittatore L. Furio Camillo, il quale pure fra gli ottimati sceglie P. Cornelio a suo maestro della cavalleria, e, fatto console per l'anno successivo (349 a. C.), crea come suo collega Appio Claudio. Questi muore durante l'ufficio e L. Furio resta console senza collega. (3) In quest'anno sono fatti un dittatore ed un maestro della cavalleria ambedue patrici, T. Manlio ed A. Cornelio; però per il 348 si rielegge per la quarta volta il plebeo M. Popilio Lenate accanto al patricio Valerio Corvo. (4) Nel consolato del 347, essendo console T. Manlio e C. Planzio, si prendono nuove disposizioni a favore dei plebei contro l'usura, (5) anzi nel 344, sotto il consolato di T. Manlio e C. Marcio, dagli edili sarebbero stati condannati parecchi usurai. (6) Questi provvedimenti non valgono però ad impedire che, due anni dopo l'intervento romano nella Campania,
(') Il prenome di Quinzio variava a seconda degli anuali, Liv. VII, 22, 3.
(2) Liv. VII, 22, 10; 23; 25, 1 sq.
(3) Liv. VII, 24, 11; 25, 1.
(4) Liv. VII, 26, 12.
(5) Liv. VII, 27, 3: u semunciarium tantum ex unciario feuus factum, et in pensiones aequas triennii, ita ut quarta praesens esset, solutio aeris alieni dispensata est. „, e dopo si dice che per cura del senato: * levatae maxime res, quia tributo ac dilectu supersessum
(G) Liv. VII, 28, 9.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (124/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Sul-picio Fabio Sulpicio Quinzio Marcio Fabio Licinie Sestie Cornelio Popilio Galli Furio Camillo Cornelio Appio Claudio Furio Manlio Cornelio Popilio Lenate Valerio Corvo Manlio Planzio Manlio Marcio Campania Quinzio Liv Liv Liv Liv Liv Liv Manlio
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