Storia di Roma di Ettore Pais

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      cap. vi. - dall'invasione gallica etc.
      Roma all'improvviso, sicché i senatori sarebbero stati sorpresi mentre erano raccolti per deliberare. La versione della strage dei senatori o nelle loro case o nella Curia sul Foro, sta d'altra parte in opposizione con il racconto intorno al senato raccolto nel Campidoglio che fa il senato consulto con cui si concede la convocazione dei comizi che dovranno nominare Camillo dittatore. Cosi abbiamo versioni opposte anche nella storia dei sacri arredi nascosti nei a doliola, „ poiché, secondo alcuni, tali vasi contenevano oggetti non già occultati dalle Vestali al tempo dell'assedio Gallico, bensì in quello del re Numa; secondo altri invece nei " doliola „ erano state raccolte ossa. (*) Non si comprende inoltre come mai mentre le vestali ed il flamine Quirinale abbandonano la Città recando seco od avendo prima occultati presso la Cloaca Massima quei sacri arredi che non avevano potuto trasportare, dopo la partenza dei Galli, fra le ceneri della casa di Romolo nel Palatino, si ritrovi quel lituo di Romolo, che i sacerdoti non avrebbero dovuto dimenticare. (*) Anzi la notizia che fra codeste ceneri scintillò ancora la favilla che testimoniava che la vita della nazione non era spenta, sta in certo modo a protestare contro la versione, secondo cui Roma sarebbe rimasta senza il sacro fuoco dello Stato per tutto il tempo che le vestali avrebbero trovato pubblica ospitalità fra i Ceriti. Allo stesso modo sono fra loro inconciliabili la pretesa dei Ceriti di aver essi tolto ai Galli l'oro dato dai Romani per il proprio riscatto ed i vanti di questi ultimi, che, pur discordando rispetto al tempo ed al luogo, affermavano la preda fosse stata ritolta da Furio Camillo. (3)
      La storia dell'assedio del Campidoglio è parimente piena di
      (*) Varb. d. I. L. V, 157: * Locus qui vocatur Doliola ad Cluacam maxu-raam, ubi uou licet despuere, a doliolis sub terra, eorum duae traditae historiae, quod alii inesse aiunt ossa cadaveruin, alii Numae Pompilii religiosa quaedam post mortem eius infossa
      (2) La leggenda del lituo ritrovato fra le ceneri nella Curia dei Salì sul Palatino era accolta di già dalle fonti presillane di Cicerone, de divin. I, 17, 30, e le parole di Diodoro, XIV, 115, 6, sulle case salvatesi nel Palatino, v. s. p. 54, n. 4, fan pensare che anche egli l'avesse presente,
      (3) V. s. p. 57, n. 3.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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