Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. VI. - DALL'INVASIONE GALLICA ETC.
      racconto, come è stato più volte notato, venne deliberatamente creato con il fine di cancellare l'onta del riscatto. (l) L'orgoglio e la politica romana cercarono naturalmente di attenuare in mille modi il ricordo indelebile della sconfitta gallica, sia con la finta vittoria di Camillo alla testa degli Ardeati, sia con la teatrale apparizione del dittatore come di un u deus ex machina, „ nell'atto in cui, sulle adulterate bilancie, si pesano le mille libbre d'oro. Per questo lato dalla storiografia romana si procedette nel modo stesso che si tenne rispetto alle vicende che precedettero e susseguirono alla resa delle forche Caudine ed al patto che sarebbe stato stipulato con i Sanniti. Non merita fede di sorta la notizia che il dittatore M. Furio Camillo, anziché a Roma, riscattasse l'oro, come dice una delle fonti di Diodoro, presso l'ignota città di Yeascio, tanto meno, ciò che dice un'altra versione, presso Pesaro nello stesso territorio dei Se-noni. (-) Tali notizie, come quella che il merito del riscatto attribuiva ad un Livio Druso, sorsero tutte in età assai tarda. (8) Secondo
      (l) Mentre Livio, V, 49, facendo chiaramente travedere il fine della versione da lui accettata, afferma: sed diique et homines prohibuere redemptos vivere Romanos, „ altri autori accennavano al riscatto compiuto. Fra questi, oltre agli autori citati oltre, p. 57, n. 1, v. Iust. XXXYIII, 4, 8. Si aggiunga che questa versione è, altrove, presente allo stesso Livio, X, 16, 6. E noto come rispetto a tale questione siano state fatte giuste osservazioni sino dal secolo scorso nel celebre libro del Beaufokt, dissertation sur V incertitude des cinq pre~ miers siècles de Vhistoire romaine, II partie, eh. 10, il quale alle narrazioni nazionali capì doversi contrapporre il racconto di Polibio.
      (*) Y. s. p. 57 sq., n. 3.
      (3) Y. s. La curiosa notizia serbata da Suetonio, Tib. 3: tt Drusus, ho-stium duce Drauso comninus trucidato, sibi posterisque suis cognomen invenit. traditur etiam prò praetore ex provincia Gallia rettulisse aurum, Senonibus olim in obsidione Capitolii datum, nec, ut fama est, extortum a Camillo „ a ragione il Mommsen, roem. Forschungen, II, 340, sospetta sia sorta per tarda falsificazione di famiglia. Senza buoni motivi per quanto mi sembra, I'Hirschfeld, zur Camillus-Legende, p. 135 (sebbene sia costretto a riconoscere che le parole prò praetore r e " provincia „ tradiscono una tarda redazione) ha prese le difese di questa notizia ed ha creduto che vada realmente connessa con la spedizione del 283 a. C. fatta contro i Senoni. A me sembra che codesto Livio 44 prò praeìore „ non sia che un pseudo antenato di Livio Salinatore, l'eroe della battaglia del Metauro, 207 a. C., in cui caddero tanti Galli ed in cui i Romani fecero trecento talenti di preda, Polyb. XI, 1, 3. Checché del resto si possa pensare della genesi di


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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