Storia di Roma di Ettore Pais
ELEMENTI ETI0L0G1CI NELLA STORIA DELL'INVASIONE GALLICA. 95
che stavano per essere conchiusi, era men pericoloso per i Romani avvicinare i nemici, è chiaro che la tradizione della gente Fabia esagerava di molto l'atto valoroso, che diceva compiuto in mezzo allo stupore dei Galli dal suo antenato, il quale avrebbe osato recarsi solo sul Quirinale per compiere il sacro rito. Le date assegnate all'assedio del Campidoglio non hanno valore di sorta; e ciò avremo agio di verificare nuovamente; (l) intanto rileviamo come anche rispetto al mito di Lucrezia ricompaia una di queste stesse date (2) e come vadano giudicate dallo stesso punto di vista le notizie secondo cui la festa del Poplifngio (5 Luglio), delle None Capro-tine (7 Luglio) e delle Vitulatio (8 Luglio) sarebbero state originate dalla vittoria sui Galli. (3)
Nella narrazione relativa alle cause che condussero alla invasione gallica ed in quella della sconfitta presso il fiume Allia abbiamo più volte constatato come tra le varie versioni vi fossero notevoli divergenze, come ad esempio la fonte di Diodoro ignorasse l'aneddoto dei chiusini Arante e Lucumone. (4) Tuttavia nelle lineei Lupercali cominciano con il 15 Febbraio, da Ovidio, Fast. II, 193 sqq., si apprende che tale culto in età più vetusta cominciava il 13, ossia il giorno degli Idi dello stesso mese, giorno che era sacro a Fauno, ossia a Luperco.
(!) V. oltre al cap. IX.
('-) Lyd. de mens. IV, 24; v. s. parte I, p. 366.
(3) Calp. Pis. apd Macrob. Ili, 2, 14, che parla di Tusci; cfr. invece Varr. d. L L. VI, 18; Ovid. de arte am. II, 257; Plut. Rom. 29; Cam. 33; Polyakn, Vili, 30; Macrob. I, 11, 36, [Plut.] parali. min. 30. Con questa leggenda si riconnette anche la versione di Polieno, Vili, 25, sopra riferita, v. s. p. 90, n. 3. Che si tratti di frottole escogitate in tarda età, come propendono a credere critici eminenti, v. ad es. Mommsen, ad CIL. I2, p. 320; cfr. roem. Forschungen, II, p. 350, v. s. p. 20, n. 2, non credo. In tutto ciò propendo invece a vedere avanzi di redazioni che non giunsero a diventar canoniche. Su ciò ritorno nel volume di complemento al presente.
(4) Infatti secondo Diodoro XIV, 113, 2, la causa per cui i Galli Senoni invadono il territorio di Chiusi sta in ciò che essi abitavano presso il mare una regione calda e poco piacevole. Cosi dal confronto dei due passi di Livio, V, 34; 34, 2, pare che questi avesse ancora davanti due versioni affatto opposte sulle cause e sulla natura dell'invasione celtica, fusione che in modo diverso si constata anche nella fonte di Plutarco, Cam. 15, 1; 3. Dal fatto che Diodoro non riferiva l'aneddoto di Arunte e Lucumone di Chiusi non vedo però perchè con il Mommsen, roem, Forschungen, II, p. 302, si debba pensare che questa sto-
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (142/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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