Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. VI. - dall' invasione gallica etc.
strettamente fondamentali, facendo astrazione di nomi e di circostanze topografiche ed anche cronologiche, il racconto della sconfitta patita dai Romani contiene dopo tutto un fondo comune. Le divergenze diventano invece inconciliabili dall'apparire dei Galli alle porte della Città sino alla liberazione di questa. È chiaro che ci troviamo di fronte a redazioni opposte, e tale divergenza non solo esiste ad esempio per le notizie rispetto all'oro ritolto ai Galli od all'intervento taciuto od affermato di Furio Camillo; tali divergenze sono evidenti anche nelle stesse narrazioni apparentemente compatte che paiono riferirsi ad una sola fonte, dove si discorre della fuga dei Romani dalla loro Città. Non occorre infatti una lunga discus-sione per far rilevare come siano fra loro opposte le notizie secondo cui i Romani si occultano nel bosco situato fra il Tevere e la porta Salaria, ovvero fuggono nelle città vicine. Dopo tutto quanto abbiamo man mano osservato, pare risulti chiaramente, che, mentre da un lato v'erano racconti i quali parlavano della presa di Roma dopo un assedio o della morte dei senatori sorpresi nel Foro, ovvero della fuga dei sacerdoti e delle donne e del trasporto delle cose sacre e preziose fuori della patria, altre narravano delle porte della Città lasciate deliberatamente aperte, ovvero dei senatori che con le matrone si sarebbero ritirati nel Campidoglio. Quivi avrebbero cercato scampo, recando i sacri arredi, anche i sacerdoti e vi sarebbero state infine ammassate le ricchezze dei cittadini e delle matrone che il loro oro avrebbero aggiunto a quello dello Stato, per compiere il peso delle mille libbre. (*)
Trattandosi di fatti che si riferiscono ad età nel fondo storica e che accanto a molte finzioni contengono pure qualche elemento reale, sarebbe utile, col riscontro delle varie narrazioni, tentare di ritrovare gli elementi che appartenevano a redazioni più vetuste e meno turbate dalle successive falsificazioni e tendenze politiche.
riella è una u der Ausgeburten der juengsten Annalistik, „ perchè, prescindendo dalla possibilità che già la narrasse il vecchio Catone apd Gtell. JN7A. XVII, 13, 4, cfr. s. p. 20, n. 4, non è escluso che vada messa nel novero di tutti quei miti di origine greca che abbiamo qui sopra riferiti, v. p. 89, n, 1 sq.; 90, n. 2; 91, n. 1.
V. s. p. 53 sgg.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (143/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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