Storia di Roma di Ettore Pais

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      critica della leggenda di m. manlio capitolino. 103
      a quelli in cui, essendo maestro dei cavalieri e poi console un Gneo ed un Tito Manlio, si fece il voto e si dedicò il tempio di Giunone Moneta, ossia quell'area dove prima sarebbe sorta la casa di M.Manlio Capitolino, il preteso salvatore del Campidoglio, che sulla vetta della rocca Capitolina avrebbe posseduto od avuto in dono la sua casa.
      Yi è pertanto una perfetta rispondenza fra il contenuto della leggenda di M. Manlio ed il tempio che dette ad essa origine, alla stessa maniera che v'è un rapporto diretto fra il mercato detto Equimelio, il portico Minucio e le largizioni dell' " eques Maelius „ e del rivale di lui Minucio, che v'è fra il mercato delle carni e delle leccornie e gli eponimi Macello e Cuppedo. Gli eponimi dei due mercati vicini dell'Equimelio e del portico Minucio si sarebbero fatta tra loro la concorrenza; gli eponimi dei due mercati, dove trafficavano i feroci e rapaci macellai, sarebbero stati due violenti ladroni. Naturalmente si fingeva generoso, anzi prodigo, e nemico elei superbi ed avari patrici, colui che a ragione o a torto si considerava come l'eponimo della zecca capitolina. (*) Non sorprende il fatto che una circostanza favorevole ai Manli sia stata trasformata in una leggenda che talora è ad essi sfavorevole, dacché anche a proposito dei due Spuri Meli, del tempio della Tellus nelle Carine, della statua dedicata a Cerere in seguito alla condanna di Sp. Cassio, vedemmo come, a seconda del colorito politico dei vari annalisti, si raccontassero versioni fra loro contradditorie anzi opposte. (2) E tanto meno sorprende, come già dicemmo, constatare che un Manlio da amico dei Furi venne trasformato in nemico.
      A ben comprendere infatti la storia delle rivalità che la leggenda suppone essere esistita fra M. Manlio Capitolino e Camillo, più che l'esame relativo ai Manli ed ai Furi del IY secolo, le cui gesta non ci sono narrate con fede sincera, gioverà tener presente la storica inimicizia che ai tempi della seconda guerra punica, ossia al sorgere della storiografia romana, esistette fra Gn. Manlio Yul-sone, il vincitore dei Galli dell'Asia, ed il suo legato L. Furio Pur-
      (!) V. parte I, p. 543 sgg. (2) V. parte I, p. 504 sgg.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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