Storia di Roma di Ettore Pais

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      cap. vi. - dall'invasione gallica etc.
      A resultati non differenti giungeremo esaminando le ulteriori vicende di Marco Camillo ed i pretesi trionfi romani sui Galli. La tradizione infatti, prescindendo dalle pseudo vittorie galliche conseguite da codesto eroe nell'anno stesso in cui avrebbe liberata Roma, parla ancora di altre battaglie da lui vinte. Essendo ormai ottuagenario, come il leggendario Cincinnato, Camillo avrebbe superato questo medesimo popolo presso le sponde dell'Amene (367 a. C.); ed in questo combattimento, secondo l'annalista Claudio Quadri-gario, T. Manlio avrebbe ucciso in singolare tenzone un guerriero gallo. Che la tradizione romana non dica il vero prova in modo sicuro il più antico ed attendibile documento relativo alle guerre galliche, dal quale apprendiamo che i barbari, venuti a patti con i Romani e restituita loro la Città, si ritirarono nelle loro terre e ritornarono dopo trenta anni ad infestare l'agro Albano. I Romani colti alla sprovvista, nemmeno allora osarono muovere loro incontro. Dopo altri dodici anni, i Galli fecero una terza invasione; i Romani avendo di ciò avuto a tempo sentore, raccolte le forze degli alleati, solo allora andarono loro incontro, ma con tanto ardimento e desiderio di venire alle mani, da indurne i nemici, lacerati da interne discordie, a partirsi di notte, prima ancora di combattere. (l)
      (l) Polyb. II, 18, 6: TC:xpaysvo,jtsvcdv Ss TcaXiv xùv KsXxujv eig "AX,5av axpaxsùjiax'. p,syaX(p, jjlsxgc xyjv zr^ tcóXsco^ xaxaÀvj^.v sxsi xpiaxoaxtj>, xóxs jjlsv oòx IxóXp/yjaav avxsgayaysìv epa)»iaìoi xà axpaxórcsSa Sia xò, 7iapa5ó£au yeV0,JLSVY]£
      XTJS scpóSou, TipoxaxaXr^O-^vat xat jjltj xaxaxaj(^aaf. x࣠xwv crjp.,j,a)(a)v à^poiaav-xs~ SuvajjLSig. Aggiunge poi che dodici anni dopo, essendo i Galli giunti con grande esercito: rcpoaiafrónsvot xai GDvaysipavxs^ (cioè i Romani) xoùg aojxjid-X0US fossia i socii Latini nominis) p.sxà 7toXXYj£ ^poS-o^as à^vxoov, gtisuSovxeg ad[ipaXstv xai SiaxivSovsuaat izBpi xwv oXu)v. 01 Ss TaXdxai xaxaTtXayévxsg xyjv scpoSov aùxwv, xa£ Siaaxaa'.daavxsg repbq acpas, vuxxòg s^iysvo,jLévvjg cpoyf} Tiapa-TcXrjaiav sTtoivjaavxo xìqv àrcox^P^3^ x*]v oixsiav. Polibio infine narra che dopo altri tredici anni i Galli veduto l'incremento della potenza dei Romani fecero pace con costoro.
      Sul valore di codesta cronologia dico oltre, v. cap. IX, cfr. la mia discussione speciale intorno ai sincronismi. Qui occorrerà notare che non può derivare da una fonte romana, come da taluni si è creduto, ad es. dallo stesso Mommsen, roem. Forschungeny II, ad es. p. 377, una versione in cui non soltanto non si dice parola delle varie vittorie registrate da Livio e dall'elenco ufficiale dei trionfi, ma si dissimula la vittoria dei Romani anche quando si afferma che costoro


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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