Storia di Roma di Ettore Pais
le false vittorie galliche; le gesta dei sulpicì. 117
alcuni accompagnassero i Senoni nelle invasioni che secondo la cronologia varroniana cadono al 390 e 358 a. C., rimane fermo che la prima spedizione romana contro tal ramo della gente celtica non ebbe luogo prima del 283 a. C. (*) Le gesta dei Salpici contro i Galli furono quindi anticipate allo stesso modo di quelle dei Quinzì; per le stesse ragioni, ed alla stessa guisa le gesta più o meno gloriose del console Gneo Domizio Calvino contro i Galli Boi nel 283 a. C. (¦) dettero ansa a favoleggiare intorno all'atto generoso di una Domitia al tempo dell'assedio gallico del Campidoglio. (3). La statua di Giove Imperatore che nel 380 a. C. avrebbe dedicato un T. Quinzio fu invece consacrata da un altro omonimo personaggio dopo il 197 a. C. Senza dubbio un'anticipazione di questo genere abbiamo nella notizia relativa all'oro gallico che Livio Druso avrebbe ritolto a quei Galli che avevano preso Roma, (4) e non v'è ragione, come teste dicemmo, che ci trattenga dal pensare alcunché di simile rispetto al mucchio di tal metallo, che sarebbe stato consacrato nel Campidoglio da C. Sulpicio. La vittoria del 358 si spiegherebbe forse assai bene se possedessimo per intero le memorie del III secolo, ossia del tempo in cui un ramo dei Sulpicì cominciò a portare il cognome di u Gallus „.(5)
(l) Polyb. II, 20, 1.
(") App. Celi. fr. 11. Su ciò cfr. oltre al cap. Vili.
(3) V. s. p. 93, n. 3.
(4) V. s. p. 88, n. 3.
(3) E certo degno di nota che nei Fasti Capitolini, già per il 243 a. C., sia nominato un console: u Sulpicius Galus „. La forma u Galus „ che ricompare più tardi in questo documento come in qualche passo di autori (Cic. ad fam. IV, 6, 1), ed in monete, dal Mommsen, roem. Forschungen, I, p. 119, n. 102 (cfr. CIL. I2, p. 354) è considerato come la corretta in luogo della comune " Gallus „. Ma anche essendo disposto a non dar peso alcuno al fatto che Sulpicio console nel 243 da altri fasti è detto Gallo (Ciiron. a. 354; Fast. Hyd. ; Cìxron. Pascli.) rimane fermo che la forma u Gallus „ per un ramo dei Sulpicì è attestata da testi sicuri, ad es. Cic. Brut. 20, 78; Liv. XL1II, 2, 5. Se pertanto anche in monete dall'età aagu-stea, ciò che il Mommsen, l. c. rileva, si trova la forma u Galus „ ciò prova soltanto che la forma arcaica Galus si mantenne accanto alla più recente 14 Gallus „.
u Galus „ sta infatti a u Gallus, „ come u Duilius „ a " Duillius, „ o 44 Duel-lius „ come u Popilius „ a a Popillius La forma tf Gallus „ risponde alla grafia comune anteriore al tempo di Ennio, v. Fest. p. 293 s. v. solitaurilia. Ma ab-
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (164/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Senoni Salpici Galli Quinzì Gneo Domizio Calvino Galli Boi Domitia Campidoglio Giove Imperatore Quinzio Livio Druso Galli Roma Campidoglio Sulpicio Sulpicì Gallus Polyb App Fasti Capitolini Sulpicius Galus Galus Cic Mommsen Gallus Sulpicio Gallo Ciiron Fast Cìxron Gallus Sulpicì Liv Mommsen Galus Galus Gallus Gallus Duilius Duillius Duel-lius Popilius Popillius La Gallus Ennio Vili Forschungen Cic Brut Fest
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