Storia di Roma di Ettore Pais

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      cap. vi. - dall'invasione gallica etc.
      La vittoria del 358 è ad ogni modo da rilegare fra le favole, e va particolarmente rilevata la circostanza che le gesta di C. Sul-picio vennero esplicitamente messe a riscontro con quelle di Camillo. (l) In sostanza i Sulpicì miravano a cancellare la macchia della sconfìtta dell'Allia, che era stata soprattutto attribuita al tribuno militare C. Sulpicio, il quale non aveva atteso il favore degli dei prima del combattimento. (2) L'oro gallico dedicato a Giove nel Campidoglio da C. Sulpicio nel 358 a. C. non è che un'artificiosa contrapposizione alle mille libbre d'oro che l'omonimo tri-
      biamo dati sufficienti i quali ci mostrano come tali forme perdurarono sino alPeta assai tarda; a titolo di esempio v. 41 Cina „ per 44 Cinna, „ C1L. I, 558 (anno 127 a. C.); u Tulius „ per 44 Tullius „ ib. 1148; cfr. 599; 44 Opius „ accanto ad 44 Op-pius „ nelle inscrizioni prenestine, /&. 123 sqq. Il cognome u Galus „ o u Gallus „ come quello di Drusus, di Torquatus, di Corvinus sorse forse in seguito ad un fatto di arme nelle guerre galliche, di cui a noi non ò pervenuta notizia. Quando precisamente abbia avuto origine, tenendo anche conto del fatto notissimo che i fasti anticipano l'uso dei cognomi, non abbiamo modo di stabilire con certezza. Certo esso era già usato dal console del 166, ossia dal celebre e dotto C. Sulpicio Gallo. Considerando che ci fu pace fra i Romani e i Galli dal 281 al 237, a. C., Polyb. II, 21, 1, si potrebbe pensare tanto ad un antenato del console del 243, quanto ad un fatto successivo al 237. Ma è vano formulare congetture di questo genere, dacché il cognome Gallus può aver avuto origine anche da relazioni con i Galli che non fossero solo di guerra.
      In tutto ciò va anche tenuto presente che C. Sulpicio Gallo, il console del 166, il ben noto protettore della cultura greca, il quale, come facciamo rilevare un poco più oltre, dovette essere fra gli esornatori delle memorie sue domestiche,
      trionfò sui Ligures 44 Tai.....rneis „ v. Art. Triwnph. ad a.; cfr. Liv. XLV,
      44; ep. XLVI. Nell'avanzo 44 rneis „ già il Panvinio supplì: [Ca]rneis, e non ostante la giusta osservazione degli editori del CIL. I2, p. 53, sullo spazio ristretto che rimarrebbe al supplemento del 44 Tai „ precedente (è impossibile Tavris?), non si può escludere che egli avesse combattuto contro i Galli Carni, mentre il collega suo Claudio Marcello trionfò su altri Galli e su altri Liguri. Lo scambio o meglio Videntificazione di tesori gallici di età fra loro molto distanti, o conquistati da persone della stessa gente, è dimostrato dalle memorie domestiche dei Livi e dalla storia del tesoro di Tolosa, v. s. p. 88, n. 3.
      (') Liv. VII, 15, 8: u nec alius post M. Furium qnam C. Snlpicius iustio-rem de Gallis egit trinmphum. auri quoque ex Gallicis spoliis satis magnum pontìns saxo quadrato saeptum in Capitolio sacravit „.
      (8) Liv. VI, 1, 12: 44 quod postridie idus Quinctiles non litasset Sulpicius tribunus militimi. „ ; cfr. Cass. Hem. et Gell. apd Macrob. I, 16, 22 sqq.; Verr. apd Gell. NA. V, 17.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Sul-picio Camillo Sulpicì Allia Sulpicio Giove Campidoglio Sulpicio Peta Cina Cinna Tulius Tullius Opius Op-pius Galus Gallus Drusus Torquatus Corvinus Sulpicio Gallo Romani Galli Polyb Gallus Galli Sulpicio Gallo Ligures Tai Panvinio Tai Tavris Galli Carni Claudio Marcello Galli Liguri Videntificazione Livi Tolosa Liv Furium Snlpicius Gallis Gallicis Capitolio Liv Quinctiles Sulpicius Gell Macrob Verr Gell Considerando Liv Cass