Storia di Roma di Ettore Pais

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      tuscolo e le gesta dei fuhì e dei sulpicì.
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      discorre pure di due liberazioni di Sutrio per opera di Camillo, di due guerre lanuvitie, (x) di varie conquiste di Satrico, (2) di diverse fazioni contro Velletri, Preneste e Priverno (3) ed in cui, a pochi anni di distanza, si ripetono le gesta contro Tibur ed i Falisci. (4) Può darsi che uno dei Sulpicì si fosse distinto in una fazione contro Tuscolo, come essi vantavano anche nelle monete dello Stato battute sotto la loro garanzia. (5) Non può tuttavia escludersi del tutto il sospetto che questo vanto fosse generato da motivi non diversi da quelli che parrebbero aver suggerita la storia delle benemerenze dei Furi verso Tuscolo. La notizia che Camillo avesse fatto conseguire il perdono e poi la cittadinanza romana ai Tuscolani sembra collegarsi con la circostanza che i Furi, come attesterebbero antichissime inscrizioni, erano originari di Tuscolo o dell'antico territorio di essa. Rispetto ai Sulpicì mancano indizi altrettanto notevoli. (G)
      (1) Liv. VI, 2, 8; VI, 21, 11.
      (2) Liv. VI, 8 ad a. 386; 22 ad a. 381; 33 ad a. 377; VII, 27 ad a. 346 Vili, 1, ad a. 341 a. C.
      (3) V. s. p. 71; cfr. oltre p. 131.
      (4) Sli Tibur Liv. VII, 9 ad a. 361; 12 ad a. 360; 18 ad a. 355; 19 ad a. 354. Cfr. Vili, 12 sqq. ad a. 340 sgg. Sui Falisci ih. VII, 17 ad a. 356; 22 ada. 351 a. C. »
      (5) Babelon, monn. d. L rép. rom. Il, p. 475.
      (6) I/aneddoto di Camillo a Tuscolo è stato più volte collegato (ad es. anche dal Lukbbert, dissertatio de gentis Furiae commentariis domesticis, Iviliae, 1877;, con le iscrizioni arcaiche tuscolane, CIL. XIV, 2578: M. Foni io C. f. tribunos militare de praidad Maurte dedet cfr. n. 2577; 2700 sgg., sebbene queste inscrizioni vadano riferite a personaggi di età assai posteriore a quella di cui parliamo.
      L'opinione del Ritschl, opusc. IV, p. 142 (cfr. p. 257 sgg.) che iscrizioni appartenenti ad età più vetusta siano state più tardi restaurate pare discutibile al Dkssau, ad CIL. I ce, se mi è lecito dire quello che penso, mi sembra interamente da rigettare. Il Borghesi, oeuvres, IV, p. 430, tenendo conto del cognome di * Medullinus, „ che hanno i Furi di età vetustissima, venne alla conclusione che i Furi del sepolcreto tuscolano non avessero a che fare con quelli di cui noi ci occupiamo. Per sapere se in origine i Furi Camilli fossero o no diversi dai Furi Camilli non vale il fatto che più tardi i Furi ebbero tutti e due tali cognomi 'v. ad es. CIL. X, n. 6561). E notevole ad ogni modo che nei Fasti i due Camilli nou sono detti iledullini.
      Ancor più difficile è la questione rispetto ai Sulpicì. Che quelli di Lanuvio


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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