Storia di Roma di Ettore Pais

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      critica della guerra contro i yolsci.
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      vano i meriti delle matrone romane, leggende che ricompaiono con forme più elette nella narrazione delle Sabine al tempo di Tito Tazio ed in quella delle donne romane che nel 497 (Tanno precedente alla vittoria sui Latini al lago Regillo), abbandonati i mariti, dalle città latine fecero ritorno in patria; mito che si presenta daccapo con nuova e bella veste poetica nel racconto dell'ambasceria delle matrone guidate da Veturia e Volumnia, la madre e la moglie di Coriolano (l)
      L'aneddoto di Tutela ci insegna che si volle dare significato storico ad una cerimonia, la quale era strettamente connessa con il culto di Giunone Caprotina. (•) Ma dacché, d'altra parte noi sappiamo che tale culto era proprio a Lanuvio, (3) e che quello di Giunone Lanuvina diventò comune ai Romani solo nel 338, ossia dopo la vittoria che sui Latini riportarono C. Menio e L. Furio Camillo, comprendiamo agevolmente come nell'elenco delle gesta compiute dal leggendario Camillo sia stato inserito il racconto di una grande vittoria ottenuta sui Yolsci e sui Latini a Mecio presso Lanuvio. (4) Tenuto conto dell'origine di questo culto delle None Capro-tine si intende perchè L. Furio Camillo sia fatto compagno al padre M. Furio nella guerra contro i Yolsci ed i Lanuvini del 389 e del 381. La guerra del 381 è infatti una semplice duplicazione di quella volsca e latina del 389, allo stesso modo che la falsa vittoria gallica del 367 di M. Camillo (ripetizione di quella pur falsa del 361), ricompare nella vittoria ottenuta da L. Camillo nel 349 o nel 345 a. C. (5)
      La confusione infatti delle gesta di Marco Furio Camillo con quelle di L. Furio Camillo non solo spiega questo particolare relativo alle guerre volsche teste ricordate, ma anche la falsa vittoriao V. s. parte I, p. 269 sgg.; 502 sgg.
      (2) Varr. d. I. L. VI, 18: u Nonae Caprotiuae quod eo die in Latio Iunoni
      Caprotinae mulieres sacrificantur „.
      (3) Ciò. de deor. nat. I, 29, 82. Cfr. le monete dei Papi, dei Reni, dei Thori, Babelon, op. cit. II, p. 283; 399; 488.
      (4) Rispetto alla località in cui avviene la grande vittoria di M. Furio Camillo sui Yolsci 389 a. C. Livio, VI, 2, 8 dice: u nec procul a Lanuvio
      (5) Liv. VI, 22, 5 sq. In questo caso porge notizie ancora più esplicite ed abbondanti Plutarco, Cam. 34; 37; 38.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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