Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. vi. - dall'invasione gallica etc.
che M. Furio Camillo avrebbe riportato contro i Galli nel 367. Di già Plutarco, ove affermava che Aristotele, contemporaneo all'avvenimento di cui parlava, aveva udito che Roma era stata salvata da un Lucio, esponeva la congettura che il grande filosofo accennasse ad una vittoria di Lucio Furio Camillo, il quale nel 349 secondo il calcolo varroniano, ovvero verso il 345, secondo altri computi, ottenne quel primo successo contro la gente gallica di cui si faceva pure menzione nel più antico e più sincero racconto poli-
Abiano. (!) Riconoscendo che le gesta autentiche di L. Furio Camillo sono spesso il fondamento delle notizie attribuite a Marco Furio Camillo, che la tradizione ora dice avolo ed ora padre di lui, comprenderemo per quale via si giunse a fabbricare le pseudo vittorie galliche di M. Furio. ( ) Intenderemo del pari come mai si asserisse
(l Plut. Cam. 22, 4: 'ApiaxoXéXrjs Ss ó 91X000905 zò pèv aXc&vat xyjv ttóX'.v òtzò KsXxc&v àxpijìtog «xt/xscd:;, xòv awaavxa Àetixiov slvai
97] vjv gs Mapxog, oò AsóxtO£, 6 KapiXXog. àXXi xaOxa jjlsv cìxaautp XsXsxxai. Se l'ipotesi di Plutarco colga nel vero come al Niebuhr, roem. Geschichte, III, p. 70, n. 148 Isl., parve poter affermare, e se invece, come ginuica il Mommsen, roem. Forschungen, II, p. 321, 11. 54, non trovi 1111 sicuro puntodi riscontro nei dati delPanualistica romana, non è lecito decidere in modo assoluto. La parola àxvjows fa pensare ad un avvenimento successo proprio all'età di Aristotele, di cui a costui sarebbe giunta notizia orale. E dacché Aristotele visse fra il 384 ed il 322 I a. C., ed i duci romani vincitori ricordati dagli annali nazionali nelle ultime guerre galliche sono T. Quinzio, C. Petelio, C. Sulpicio, M. Popilio e infine M. e L. Furio, pare ragionevole pensare come Plutarco, o la sua fonte, a L. Camillo, tanto più che verso il 345, anche secondo i calcoli della cronologia di Polibio, egli ottenne un successo sui Galli. I particolari rispetto alla cronologia di questa guerra v. oltre, al cap. IX e nel mio studio dei sincronismi.
(2) Parlando dell'ultima vittoria di M. Camillo contro i Galli, a. 367 a. C.. Plutarco, Cam. 41 dichiara: xaùxTjv xr,v jia/^v sxs-iv uaxspov xp:axatSsxa ys-vÉvfrai XéfO'ja: xy;£ Toipr^ àXa)jsu>~ xai ^s^a'.ov èg aùx^g 9póvr KsXtcBv syysvsafrai rPa),ia:ois a9ó5pa SsSoixóa: xoù^ xtX. Questa in-
dicazione risponde in tutto al fatto indicato sxst SwSsxaxw da Polibio, II, 18, 7: ma la fazione militare di cui parla Polibio avvenne 42 anni (30 + 12) dopo la presa di Roma. In breve è chiaro che la battaglia che ha presente Plutarco e quella del 349 (0 345 a. C.) vinta da L. Furio, e che si identificò con quella di M. Furio attribuita al 367, conseguita secondo altri circa il 357 a. C.: u in Albano agro .. Liv. VI, 42, 6. Se in Ovidio, fast. VI, 183, parlandosi della dedica del tempio di Giunone Moneta, si accenni a L., ovvero a M. Camillo, non credo si possa decidere.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (173/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Furio Camillo Galli Plutarco Aristotele Roma Lucio Lucio Furio Camillo Riconoscendo Furio Camillo Marco Furio Camillo Furio Intenderemo Plut ApiaxoXéXrjs Ss KsXxc Mapxog AsóxtO KapiXXog Oxa XsXsxxai Plutarco Niebuhr Isl Mommsen Panualistica Aristotele Aristotele Quinzio Petelio Sulpicio Popilio Furio Plutarco Camillo Polibio Galli Parlando Camillo Galli Cam Tjv Ssxa Toipr KsXtcBv SsSoixóa SwSsxaxw Polibio Polibio Roma Plutarco Furio Furio Albano Ovidio Giunone Moneta Camillo Geschichte Forschungen Plutarco Liv
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