Storia di Roma di Ettore Pais

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      le guerre contro gli etruschi e gli ausoni.
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      essere state in parte raccontate tenendo presente la storia del 311, in cui un console romano, lasciato il paese sannitico corse ad aiutare gli alleati di Sutrio. (l) Anche la guerra contro Tarquini, che nel 351 finisce con una tregua di quarant'anni, fa ripensare all'anno 308 in cui i Tarquiniensi ne richiedono daccapo un'altra pure di quaranta. (-) Da ciò non viene che non sia storica la guerra etrusea del 354-351; ma dalle notizie dell'antica tradizione riferita da Diodoro, confermata questa volta anche dagli atti trionfali, si ricava che essa non fu di tanta mole come farebbe credere la versione più recente, accolta qui come sempre da Livio. (8) Parrebbe doversi concludere che alla guerra etnisca del 357-354 o meglio del 354-351 vennero attribuiti alcuni degli elementi di quella del 311-310 a. C., alla stessa maniera che la guerra contro Priverno del 357, combattuta dal console Marcio, contiene dati che si riferiscono senza dubbio di sorta a quella del 329 a. C., la quale ultima è, per giunta, erroneamente riferita anche all'anno 341, e nel fatto si estese al di qua del 329 a. C. (4)
      A conclusioni perfettamente analoghe si viene esaminando ilC. Marcio, Liv. VII, 21, 5, ovvero nell'anno seguente, Marcio e Manlio essendo censori, v. Liv. VII, 22, 6 sqq. Ma di ciò nell'esame dei fasti: qui gioverà notare che Diodoro, XVI, 31; 36; 45, sa soltanto di una guerra contro i Falisci, i Tirreni ed i Tarquiniensi che comincia il 357 a. C. (per lui 354 a. C.), e finisce il 354 (per lui 351 a. C.), v. qui sotto p. 131, n. 3.
      (1) Liv. VII, 3; 9; Plut. Cam. 35; 37. Si legga invece Liv. IX, 32. Diod. XX, 35.
      (2) Lrv. VII, 22; cfr. IX, 41, 5; Diod. XX, 44.
      (3) V. s. p. 130, n. 3. Anche gli Atti Trionfali, in tutti gli anni che dal 357 vanno al 351 registrano solo il trionfo del dittatore C. Marcio per 356 a. C.: * C. Marcius L. f. C. n. Rntilus dict. an. CCCXCVII ( = 398 a. u. c. Varr = 356 a. C.) de Tusceis pridie Non. Mai. (8 Maggio) „.
      (4) Secondo Livio, VII, 16 a. 357 a. C., il console C. Marcio consegue un trionfo sui Privernati che agli Atti Trionfali è ignoto; nel 341 a. C., VIII, 1, il console C. Plauzio, collega di L. Emilio, supera i Privernati e toglie loro due parti del territorio, il che negli Atti citati non trova conferma. Finalmente nel 329 i consoli C. Plauzio e L. Emilio vincono i Privernati, VIII, 20, e ciò finalmente è affermato anche dagli Atti Trionfali. Dalla storia di Tuscolo si vede infine che anche la ribellione del 323 è collegata con Priverno, Liv. Vili, 37, 8. Su tutto ciò v. oltre ai cap. sgg.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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