Storia di Roma di Ettore Pais
critica delle leggi licinie sestie
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che consegna quella vittoria gallica, che sappiamo non essere mai stata ottenuta, ovvero perchè sia paciere fra patrici e plebei ed innalzi quel tempio della Concordia presso il Comizio, che, secondo altre fonti, sarebbe stato invece eretto oltre sessantanni dopo, dall'edile curule Gneo Flavio (304 a. CJ, e che stando a dati ancor più discordanti sarebbe sorto dopo l'uccisione di C. Gracco. (x) Laf1) Ovid. fast. I, 640 sq.; Plut. Cam. 42. Alcuni critici (cfr. Gilbert, Gè-schichte u. Topographie ci. Stadt Iìom, III, p. 64; Aust, de aedibus sacris popidi Romani (Marpurgi, 1889), p. 9 sg. n. 13, 15), distinguono, assegnandoli ad età differenti, il tempio della Concordia di Camillo e l'u aedicula,, di Gn. Flavio.
Ciò è discutibile: Plinio, XII. XXXIII, 19 dice: u vovit (cioè Gn. Flavio aedem Concordiae, si populo reconciliasset ordines. et cum ad id pecunia publice non decerneretur. ex multaticia faeneratoribus condemnatis aediculam aeream fecit in Graecostasi, qnae tuuc supra comitium erat, inciditque in tabella aerea factam eam aedem CCIIII (CCCI1I1 cdd. BC.) annis post Capitoliuam dedi-catam Flavio avrebbe pertanto fatto innalzare un'edicola di bronzo e non un vero tempio. Livio, VI, 42, 12, parla bensì della concordia ristabilita da Camillo, ma tace della dedica del tempio della Concordia eretto da lui. Dalle parole di Livio, IX, 46, 6: u aedem Concordiae in area Vulcani summa invidia nobilium dedicavit; coactusque consensu populi Cornelius Barbatus pontifex maximns verba praeire, cum more maiorum negaret nisi consuleni aut impera-toreiu posse tempi um dedicare, itaque ex auctoritate senatus latum ad po-pulum est, ne quis templum aramve iniussu senatus aut tribunorum plebei partis maioris dedicaret, „ risulta invece clie Gn. Flavio non dedicò una cappella che facesse parte di un altro tempio (come l,tt aedicula „ della Vittoria Virgo presso il tempio della vittoria eretto da Catone il Vecchio, Liv. XXXV, 9, 6), ma un' w aedis r, un ~ templum „ distinto. I dati degli antichi erano pertanto discordi e rappresentavano diverse tradizioni sul tempo in cui sarebbe sorto il tempio della Concordia. Questo tempio fu fatto, come è noto, dopo la sedizione graccana, dal console L. Opiniio, 121 a. C., App. b. c. I, 26; Plut. C. Gracch. 17. Considerando anzi i testi testé citati, che parlano non di un restauro, ma di una costruzione interamente nuova di Opimio, che per il 183 a. C. e poi daccapo per il 181 si discorre di una pioggia di sangue per due giorni caduta nel!' u area Vulcani v o d Concordiae, „ Livio, XXXIX, 46, 5; 56, 6; XL, 19; cfr. Iul. Obs. 4; 6, e che infine Plinio parla espressamente di un tf aedicula „ di bronzo, è
naturale pensare, come già vide il Mommsen, nell'Hermes, IX (1875), p. 290, con-
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trariamente allo Jordan, Topographie, I, 2, p. 372, n. 2, ed a quelli che lo seguono, che Gn. Flavio nell'area di Vulcano eresse solo ima cappella di bronzo. Di tempi attribuiti a diversi anni e che si dicono dedicati da varie persone non mancano certo esempi nella tradizione romana. Basti ricordare che da Servio Tullio si fece erigere quel tempio di Mater Matuta, che altri dicevano innalzato da M. Camillo, Liv. V, 19, 6, e che il tempio di Saturno, che alcuni dicevano
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (186/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Concordia Comizio Gneo Flavio Gracco Ovid Plut Gè-schichte Iìom Aust Romani Marpurgi Concordia Camillo Plinio Concordiae Graecostasi Capitoliuam Flavio Camillo Concordia Livio Concordiae Vulcani Cornelius Barbatus Vittoria Virgo Catone Vecchio Liv Concordia Opiniio App Plut Gracch Opimio Vulcani Concordiae Livio Plinio Mommsen Hermes Jordan Topographie Vulcano Servio Tullio Mater Matuta Camillo Liv Saturno Cam Gilbert Topographie Flavio Flavio Livio Flavio Considerando Iul Flavio Basti
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