Storia di Roma di Ettore Pais

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      critica delle leggi licinie sestie.
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      eente della falsificazione dove ci è detto che gli edili curali furono creati perchè quelli della plebe avevano declinato l'alto onore di provvedere essi stessi ai ludi di Giove Capitolino. (*) Occorre appena osservare che ad un tale ufficio gli edili della plebe non potevano essere chiamati nei tempi anteriori all'approvazione di quella legge Ogulnia, che aprì anche a quelli di lor ceto gli alti sacerdozi dello Stato e che la tradizione fìssa al 300 a. C. (2) In questa notizia è chiara la tendenza a giustificare l'esclusione dei plebei da tale cura. Tralasciamo per il momento di discutere il valore della data assegnata ai primi edili curali ;(3) notiamo tuttavia che, come non hanno valore storico le notizie relative alla istituzione di tali ludi per opera di Tarquinio (ossia dello stesso dio del colle Tarpeio) e quelle secondo cui nei primi decenni della repubblica i ludi vennero portati a tre giorni, così non presenta caratteri di autenticità il racconto secondo cui il quarto giorno venne fissato al tempo dell'approvazione delle leggi Licinie Sestie. (4) Quest'ul-
      trico venne talvolta confusa dagli antichi con Sutrio fPlut. Cam. 37, 5; cfr. s. p. 65, n. 5) non ini spinge ad affermare con sicurezza che anche per il 857 vi sia uno scambio fra le due città, dacché tanto a Sutrio quanto a Satrico nel IV secolo può essersi fatta preda e riscatto di prigionieri di guerra (cfr. Liv. IX, 35, 8 ad a. 310;. La data della legge sulla a vicesima libertatis, „ al pari di quella suir usura unciaria, parrebbe ad ogni modo essere stata fissata nell'anno a cui si attribuiva la fondazione dell' * aerarium „ oppure la prima coniazione delle monete di bronzo. Perciò tal legge si presuppone dove si parla delle riforme di Servio Tullio, Diox. Hal. IV, 24, ossia del re che avrebbe pel primo battuta moneta di bronzo, Tim. apd Plin. XII. XXXIII, 43; cfr. XVIII, 12. Tutto calcolato, dal lato esterno la data assegnata alla legge sulla a vicesima libertatis „ si trova in compagnia di dati assai discutibili e perciò inerita, credo, fede men cieca di quella che le prestano generalmente i trattatisti del diritto romano.
      Liv. VI, 42, 13.
      2) Liv. X, 6 sqq.
      (3 Liv. VII, 1, 2. I primi edili curuli sarebbero stati Gii. Quinzio e P. Cornelio; avrebbero ottenuto l'ufficio: " suarum gentium viris, gratia campestri Sul valore delle notizie relative agli edili emuli v. al cap. Vili e sgg.
      f4 Liv. VII, 2 sqq.; cfr. invece VI, 42, 12. Tralascio di discutere le notizie intorno all'istituzione dei u ludi Romani „ al tempo di Tarquinio, dacché l'istitutore non è che il vecchio dio del colle Tarpeio o Capitolino, con cui erano strettamente collegate tali feste. Negli ultimi tempi della repubblica ed ai primi dell'impero poteva essere ricercatezza chiamare Giove, Tarpeio (v. ad es. Prop.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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