Storia di Roma di Ettore Pais
riassunto. carattere e tendenze della tradizione. 159
precisione che desidereremmo. È più facile intuire ed anche dimostrare nelle linee generali la frode che precisarne i confini. 0, per dirlo con altre parole, è più agevole ritrovare quanto grande fu il lavorio della posteriore elaborazione annalistica, anziché fissare e determinare i pochi elementi genuini. Fino a che punto codesto processo di falsificazione sia stato esteso anche al campo della storia costituzionale indica soprattutto il racconto relativo alle leggi Licinie Sestie ed alla sedizione manliana. È chiaro che, come alcuni fatti esterni avvenuti fra il 345 ed il 338 valsero a fingere o ad adornare, a seconda del caso, la storia dei decenni anteriori sino al 389, cosi la sedizione Manliana, o meglio la parte che un Manlio, stando agli annali più antichi, avrebbe avuto nelle sedizioni popolari verso il 342, per tacere della sedizione Manliana del 217 a. C., (l) fu usufruita per fingere quella del 385 e la storia di M. Manlio Capitolino. Ma è anche evidente che le gesta autentiche della seconda metà del IY secolo non fornirono che un piccolo contributo di fatti e di notizie. La maggior parte delle circostanze a noi riferite tradisce assai chiaramente le condizioni politiche e le tendenze del III secolo a. C. od anche di età successive. Chi infatti, dopo avere attentamente considerato quante falsità siano raccontate a proposito delle leggi Licinie Sestie, si studi indagare di esse la genesi, troverà una facile spiegazione allorché ripensi alle vicende dei Gracchi, a quelle dei fratelli P. Licinio " Dives „ Muciano, il console del 131, e P. Mucio Scevola, il console del 133. Occorre infine tener presenti quelle di P. Papirio Carbone, il tribuno del 131, e di C. Sestio Calvino, il console del 124.
È falso che fra il 377 ed il 366, ripetendosi quanto già si affermava fosse avvenuto ai tempi della rogazione Terentilia, negli anni che precedettero il decemvirato, i medesimi tribuni della plebe ottenessero per ben dieci volte di essere rieletti; è invece storico che Tiberio Gracco, con nuovo esempio, cercò di continuare un secondo anno il tribunato e che nel 131 C. Papirio fece la proposta, sostenuta da C. Gracco e che più tardi approdò, che alla plebe
(l) Y. s. p. 139, n. 1; cfr. oltre al cap. sg.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (206/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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