Storia di Roma di Ettore Pais
GENESI DELLA TRADIZIONE SULLE LEGGI LICINIE SESTIE. 161
anno dopo, Popilio dovette, come è noto, pagare il fio con l'esilio, in seguito ad una legge di C. Gracco; ma dopo la morte di questo potè ritornare in patria, i seguaci di C. Gracco vennero puniti e la stessa Licinia, la moglie di costui, venne colpita nella dote. (') E un racconto fantastico che verso il 376 la gelosia della moglie di un Licinio verso la sorella maritata ad un Sulpicio, desse occasione ai plebei di conseguire il consolato, (-) ma è storico che due Licinie, le figlie del console del 131, del consigliere dei Gracchi, sposarono C. Gracco ed un Sulpicio. (3) Non merita infine fede la notizia che il tribuno Sestio, fido compagno di Licinio per dieci anni, insieme a lui facesse approvare le leggi fondamentali della posteriore costituzione romana, ma è invece certo che apparteneva al partito graccano quel C. Sestio Calvino, che fra i suoi pseudo antenati vantava uno dei primi decemviri (451 a. C.) e quel tribuno della plebe, che nel 414 a. C. avrebbe proposto una legge agraria rispetto a Boia. Boia, come vedemmo a suo luogo, non fu colonizzata nel 414; è invece storico che C. Sestio Calvino, secondò i disegni di C. Gracco, nello stesso tempo in cui quest'ultimo attendeva ad istituire tante colonie in Italia e fuori della Penisola, che fu console nell'anno in cui fu dedotta Fabrateria Nova nel paese dei Volsci (224 a. C.) e che nel 122 nella Narbonense fondò Aquae Sextiae. (4)
O Plut. C. Graccli. 17, 4; P. Muc. apd Big. XXIV, 3, 66 pr.
(2) Non va infatti lasciato passare inosservato che mentre, secondo i fasti comuni, nel 366 i primi consoli sono un C. Sestio ed un Emilio, secondo i medesimi fasti, che sono la fusione di redazioni diverse, nel 364 e nel 361 un Sulpicio ed un Licinio sono consoli e colleglli. Sul che v. oltre al cap. IX.
(3) Su Licinia moglie di C. Gracco v. s. (cfr. però Plut. Tìb. Gracch. 21); intorno a Licinia moglie di C. Sulpicio v. Cjc. Brut. 16, 98; de orat. I, 56, 239. Codesto Sulpicio (ciò ci lascia supporre una inscrizione trovata presso Cartagine, Eph. Epigr. VII, 177) fu forse anche esso fra i magistrati incaricati di assegnare terre in Africa.
(4) Sul carattere graccano delle colonie della Narbonense, v. Mommsen, roem. Geschichte, II", p. 164; Herzog, Galliae Xarbonensis descriptìo (Lipsiae, 1864), p. 43 sgg. C. Sextius Calvinus, il primo di tal gente plebea che nel 124 arrivò al consolato, il colonizzatore della Narbonense, fu certo colui che diè ansa a favoleggiare su quel tribuno M. Sextius che avrebbe fatta la proposta di colonizzare Boia nel 414, Liv. IV, 49, città che appare poi indipendente nel 389 a. C.,
Pais, Storia di Roma. Voi. I. - Parte II. 11
| |
Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
|
Pagina (208/795)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Popilio Gracco Gracco Licinia Licinio Sulpicio Licinie Gracchi Gracco Sulpicio Sestio Licinio Sestio Calvino Boia Sestio Calvino Gracco Italia Penisola Fabrateria Nova Volsci Narbonense Aquae Sextiae Plut Graccli Muc Big Sestio Emilio Sulpicio Licinio Su Licinia Gracco Plut Licinia Sulpicio Sulpicio Cartagine Eph Africa Narbonense Herzog Galliae Xarbonensis Lipsiae Sextius Calvinus Narbonense Sextius Boia Liv Storia Roma Boia Gracch Brut Codesto Mommsen Geschichte
|