Storia di Roma di Ettore Pais

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      tendenze politiche delle varie versioni.
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      posti ai Furi. I Popilì sono contrapposti ai Furi, come i plebei Atili ai Papiri; (*) il centurione Cedicio (a parte il plebeo Livio) rivaleggia con il dittatore patricio Camillo, come il plebeo centurione Sesto Tullio mira ad offuscare le gesta del patricio Sulpicio. (2) I plebei sono glorificati dove si discorre dei Marci oppure dei Domizì; e fra quelli di tal ceto che vantavano grandi benemerenze civili, oltre ai Meneni, menzionati ogni qualvolta si parli di agitazioni agrarie e delle miserie della plebe, notiamo i Duilì, i Publilì, i Pomponì, i Genucì, eppoi quei Sicinì che nel 177 a. C. ebbero realmente un triumviro agrario, (8) ed infine quei Licinì, i quali, sostituendosi con la solita spudoratezza ad ogni altra gente, posero sè avanti a tutte le altre famiglie nella storia della lotta dei plebei per la conquista dei diritti civili. Essi fecero anzi se stessi centro di codeste lotte e dettero così vita al mostruoso racconto delle leggi Licinie Se-stie, per effetto delle quali, contemporaneamente e ad un tratto, Roma avrebbe cambiato tutti gli ordinamenti relativi alle magistrature curnli, avrebbe riordinato i culti fondamentali dello Stato, avrebbe infine regolato su nuova base i rapporti economici, sia rispetto alla proprietà fondiaria, sia rispetto all'usufrutto dei capitali mobili.
      Da qualunque lato si considerino le vicende interne od esterne attribuite a questa età vi si scorgono chiare tendenze politiche assai recenti. Ma è del pari evidente che abbiamo traccia di redazioni appartenenti a tempi fra loro distanti e diversi. Si presuppone che i Romani sieno i potenti signori d'Italia ove ai Galli s'impone di non molestare i Chiusini. Secondo la più antica versione, essi si limitano invece ad inviare ambasciatori perchè sorveglino gli avvenimenti, ephus a Fopilio de Gallis actus magno favore plebis, mussantesque inter se ro-gibant num quem plebei consulis paeniteret; simul dictatorem (cioè L. Furio Camillo) increpabant cet. „ Su ciò v. i miei elenchi dei trionfi e dei dittatori.
      (!) Y. s. p. 54, n. 3.
      (2) Liv. VII, 13. Si tenga però presente che Sesto Tullio fu pure contrapposto al suo duce plebeo C. Marcio Rutilo. Liv. VII, 16, 5. Intorno ai vanti dei Tulli v. s. parte I, p. 325.
      f3j Liv. XLI, 13.
      V / /


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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