Storia di Roma di Ettore Pais

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      cap. vi. - dall'invasione gallica etc.
      trettauto avessero fatto Callia, Timeo, Filino, Sileno e la infinita schiera degli storici italioti e sicelioti, che, con animo più o meno ostile ai Romani, narrando la guerra di Pirro e di Annibale, avevano occasione di accennare alle anteriori vicende della Città. (l) Da costoro, direttamente o indirettamente, derivano certo quei tratti della tradizione che accennano con insistenza al riscatto gallico; e con i racconti di qualcuno di codesti autori, come Filino o Timeo, non mancammo di farlo valere, parrebbe collegarsi la versione delle guerre galliche riferita da Polibio e la notizia pur serbata da questo autore intorno all'invasione dei Veneti nel territorio dei Galli. La tradizione nazionale non poteva occultare quei fatti che si leggevano nelle storie greche diffuse in tutto il mondo civile. Questi fatti erano commentati con particolare compiacenza dai popoli vinti. Gli annalisti romani cercarono quindi per lo meno di trasformare i racconti ellenici e di contrapporvi versioni meno ignominiose, favoleggiando intorno alle rivincite di M. Camillo. (*)
      Ma se dal lato, diremo così, della sostanza la storiografia nazionale mirò a reagire contro le tradizioni greche, da quello della imitazione formale la dipendenza dagli scrittori ellenici fu invece assai notevole. Vedemmo come la storia di Camillo durante l'assedio di Veio e sino all'esilio di Ardea, venisse raccontata ad imitazione della guerra di Troia e delle vicende di Achille, (s) e come sotto l'efficacia della storia di Atene paiono essersi svolte le narrazioni intorno alla rivalità fra Camillo e Marco Manlio e quella dei monumenti romani periti nell incendio gallico. Aggiungiamo che dalla storia dell'invasione di Serse e dell'incendio dell'Acropoli, dove fra le ceneri sarebbe rinato il sacro olivo di Atena, sembra tolta ad imprestito l'analoga leggenda del lituo di Romolo, (4) e che altri motivi ricordano invece la storia e la legenda di Alessandro ildi Roma risulta da uu passo della sua hist. plant. Y, 8. Intorno al valore della notizia di Clitarco sull'ambasceria romana ad Alessandro discorreremo a suo luogo. (*) Su tutto ciò v. s. parte I, p. 20 sgg. (2) Y. s. p. 88.
      '(3) Y. s. p. 40.
      (4) Di già Dionisio, XIY, fr. 2, fa questo confronto.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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