Storia di Roma di Ettore Pais
i vecchi ed i nuovi culti del campidoglio
18?
Da tutto ciò non deriva che proprio dal 389 a. C., secondo il computo varroniano, il culto di Giove Tutore Capitolino abbia sostituito il vecchio Vulcano-Tarpeio, e che sia diventato ad un tratto il primo culto dello Stato. All'opposto vari dati contraddicono una simile ipotesi. In primo luogo il culto di Giove Tutore non venne costituito come universale di tutta la Città, bensì come particolaresi debba ricavare dal documento della processione degli Argei, dacché a nes-sun'altra, località se non al Colle Capitolino possono riferirsi, secondo il mio modesto modo di vedere, le parole seguenti con le quali si designa una delle alture del Quirinale: " Collis Latiaris sexticeps in vico Instelano summo apud auraclum aedificiuin solum est... „ ; Varr. d. L L. V, 52. So bene di esprimere un'opinione che urta contro quelle che sono ormai accolte generalmente. Ma senza ragione, io credo, questo colle Latiaris dai più chiari topografi si pone in quella parte del Quirinale ove ora è Magnanapoli, e senza fondamento si suppone che P * auguraculum „ ("come giustamente si suole correggere dai Turnebo in qua il corrotto * auraclun „) sia distinto dal ben noto * auguraculum, „ posto sulla rocca Capitolina, presso il tempio di Giunone Moneta, Varr. d. I. L. V. 47; Cic. de off'. Ili, 16, 66; Paul, ep. Fest. p. 16 M, s. v. Arcani; p. 18 M, s. v. auguraculum. Il tt vicus Instelanus „ parrebbe ben essere il vicus Insteius, Liv. XXIV, 10, 8, nel quale, nel 214 a. C., sarebbe sgorgata tant'acqua; ma non vedo perchè si debba cercarlo presso Magnanapoli (v. Huelsen, nel rhein. Mu-senni, XLIX (1894), p. 415), anziché in una delle vie adiacenti alla rocca soprastante a quel punto della Città che da alcuni topografi, come V Huelsen, fu identificata con la Fontinalis, „ ossia in una regione, come mostra anche il 14 Tullianum, „ in cui non mancavano polle d'acqua. Sebbene si sia scarsamente informati intorno al modo od al tempo in cui le adiacenze del tempio di Giove Capitolino e di Giunone Moneta divennero a loca pubblica, „ Oros. Ili, 18, 27, in ciò non trovo un impedimento che ci trattenga dal collocare presso il ben noto " auguraculum „ il * vicus Instelanus D'altro conto il nome * Collis Latiaris, „ se non m'inganno, fa pensare al vero e proprio colle Capitolino messo in rapporto con il colle di Giove Laziare, v. oltre p. 199, n. 4.
Non deve poi sorprendere che negli atti degli Argei si faccia menzione di un colle congiunto cosi tardi alla antica città del Settimonzio, dacché, come critici di valore hanno ricavato da vari indizi, v. Havet e Wissowa, in Realenclyp. s. v. II, 1, p. 696 sgg., questo documento, anziché riferirsi a tempi vetustissimi, come aveva pensato anche il Mommsen (cfr. anche s. parte I, p. 352, n. 5) va riferito ad età non anteriore alla seconda metà del secolo III.
Sull'età e sul carattere della processione degli Argei discorro nel volume di complemento al presente. Ma anche qui non posso però trattenermi dal fare notare che l'opinione comune, già seguita anche da me, che esclude il Campidoglio dalle quattro regioni, ha per fondamento una falsa interpretazione del * Collis Latiaris, „ della posizione del a inurus terreus „ presso le Carine ed
| |
|
Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899
pagine 746 |
|
Pagina (234/795)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Giove Tutore Capitolino Vulcano-Tarpeio Stato Giove Tutore Città Argei Colle Capitolino Quirinale Collis Latiaris Instelano Varr Latiaris Quirinale Magnanapoli Turnebo Capitolina Giunone Moneta Varr Cic Paul Instelanus Insteius Liv Magnanapoli Città V Huelsen Fontinalis Tullianum Giove Capitolino Giunone Moneta Oros Instelanus D Collis Latiaris Capitolino Giove Laziare Argei Settimonzio Wissowa Realenclyp Mommsen Argei Campidoglio Collis Latiaris Carine Tarpeio Ili Fest Huelsen Ili
|
