Storia di Roma di Ettore Pais
196
cap. vi. - dall'invasione gallica etc.
toria sui Volsci, furono fatte le sostruzioni del Campidoglio, e con ciò parrebbe accordarsi anche la notizia secondo cui Sezia, che dominava l'agro Pomptino e che dal lato politico, accanto al posteriore Forum Àppi, succedette a Suessa Pomezia, sarebbe stata fondata otto anni dopo la partenza dei Galli. (*) Ma a parte che laC) Liv. I, 35, 7; 55, 7; VI, 16, 8; 22, 2 sq. Rispetto alla identità di Àpiole con Suessa Pometia, v. s. parte I, p. 347, n. 1. Apiolae fu presa, è vero, sui Latini, secondo Valerio Anziate apd Plin. JYH. III, 70; cfr. Livio, I, 35, 7; Dion. III, 49, ma da Stradone, V, 231 C, che anche dove porge notizie relative alla storia di Roma, segue fonti relativamente antiche e pregevoli) apprendiamo che era una città dei Volsci, situata nella pianura Pomptina. 11 fatto che Strabone, come Livio e Plinio, sa tanto di Apiole quanto di Suessa Pomezia mostra che il racconto era stato duplicato almeno dagli annalisti del III o del II secolo, che furono fonte a lui o ad Artemidoro di Efeso. In breve chi come l'Anziate assegnava Apiole, ossia Suessa Pomezia, al Lazio, anziché il Latium più vetusto, aveva in mente quello che comprendeva anche le conquiste romane del IV secolo. In modo affatto simile si procedette nella leggenda di Coriolano, v. s. parte I, p. 499. È molto probabile che in tutto ciò, anziché una semplice confusione, ci sia stata anche una deliberata differenziazione per distinguere il primo dal secondo Tarquinio, in origine una sola persona (v. s. parte I, p. 347 sog )> la °ittà Apiole presa dal primo, da Suessa Pomezia conquistata dal secondo, sebbene poi si convenisse che con la preda fatta nella prima e nella seconda si sarebbero fatte le fondamenta del Campidoglio.
Sulle ragioni dello scambio rimando a quanto ho già notato s. I. c. Apiole-Suessa, come già rilevai, va messa nella categoria delle città aventi doppi nomi significanti in lingua diversa lo stesso concetto, come Clupea-Aspis, Clusium-Cainars, (cfr. i moderni Mon-gibello, Lingua-glossa). Tenendo presente che i primi annalisti romani scrivevano in greco, è facile comprendere che come Fauno fu reso in Evandro, Ercole My;vo"cVj£ in Minucius (cfr. Tcojjlyj = Valentia) così da una falsa etimologia di Pometia da * poma, „ si giunse a creare la forma Apiolae da * oltzioi v.
Forse è anche lecito domandarsi in quale rapporto con questa forma ellenizzante di Apiole stia la circostanza che nel 312 a. C. lungo le paludi Pomptine fu fatta correre la via Appia, e che il celebre censore Appio Claudio vi fondò quel u Forum Appi „ in cui, se crediamo alla fonte di Suetonio, Tib. 2 (su ciò v. il Mommsen, roem. Forschungen, I, p. 308 sg.) questi avrebbe fatto innalzare la propria statua. Che vi sia infatti una qualche relazione fra Apiole o Suessa e gli Appi Claudi risulta dallo stesso racconto delle due guerre che contro questa città e la vicina Cora si dicono fatte nel 503 e nel 495. Queste due guerre, come pure la storia dei trecento ostaggi, sono la ripetizione di un solo fatto anticipato a codesta età lontana. Ma è notevole che quella del 495 si dica fatta sotto il consolato di un Appio Claudio (che è colui che fa uccidere gli ostaggi) e che nel 503 sì dica, è vero, che fu presa da altri magistrati, ma in quell'anno stesso si fissi
| |
Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
|
Pagina (243/795)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Volsci Campidoglio Sezia Pomptino Forum Suessa Pomezia Galli Liv Suessa Pometia Latini Valerio Anziate Plin Dion Stradone Roma Volsci Pomptina Strabone Livio Plinio Apiole Suessa Pomezia Artemidoro Efeso Anziate Apiole Suessa Pomezia Lazio Latium Coriolano Tarquinio Apiole Suessa Pomezia Campidoglio Clupea-Aspis Clusium-Cainars Mon-gibello Lingua-glossa Fauno Evandro Ercole My Minucius Valentia Pometia Apiolae Apiole Pomptine Appia Appio Claudio Forum Appi Suetonio Tib Mommsen Apiole Suessa Appi Claudi Cora Appio Claudio Rispetto Apiolae Livio Tenendo Forschungen
|