Storia di Roma di Ettore Pais
206
CAP, VI. - DALL'INVASIONE GALLICA ETC.
età regia ed ai primi anni della repubblica la loro supremazia sulle genti latine, che si faceva anzi risalire sino ai tempi della guerra troiana e di Enea. (*) È tradizione ed è storia che la fondazione del tempio di Giove Tarpeio stesse in rapporto con l'egemonia delle genti latine, ma è semplice invenzione suggerita da speculazione politica e letteraria che il tempio fondato al tempo dei Tarquinì venne poi dedicato nel 509. Il tempio di Diana Aventinense, collegato del pari con i Latini, ad alcuni dei quali venne data stanza su quel colle, si disse espressamente eretto dal mitico re Servio Tullio, ad imitazione di ciò che era già stato compiuto dalla confederazione dei Greci raccolti nell'Artemisio di Efeso, (-) e così la storia del tempio di Giove Capitolino si paragonò a quella del Partenone. Il Partenone fondato da Pisistrato era stato riedificato con il danaro degli alleati nei primi anni della grandezza repubblicana di Atene; (8) il Campidoglio, che si diceva fondato dai Tarquinì, cacciati nello stesso anno in cui il pisistratide Ippia dovette lasciare Atene, fabbricato del pari con le prede dei vinti latini e volsci, sarebbe stato dedicato nel primo anno della libertà repubblicana. (4)
(') Secondo la fonte di Licofrone, (Timeo?) 1274 sgg., Enea avrebbe fondato le trenta città latine, e la dominazione di lui si sarebbe spinta sino a Circeì e Gaeta. Ciò la versione ufficiale romana suppone conseguito in parte da Tarquinio; ma in lealtà risponde alle condizioni politiche della seconda metà del IV secolo; v. s. parte I, p. 195; cfr. cap. sg.
(2) Livio, 1, 45, 2, parlando della fondazione del tempio di Diana Aventinense fatto da Servio nota: tf iam tuin erat inclitum Dianae Ephesiae fanum; id communiter a civitatibus Asiae factum fama ferebat. v e Dionisio, IV, 25, che più ampiamente riproduce le fonti annalistiche romane, dichiara esplicitamente che Servio Tullio volle imitale i Greci, che si raccoglievano nell'Artemisio di Efeso, al Triopio, e le istituzioni dei re Asiatici etc. Su ciò cfr. s. parte I, passim.
(8) V. le indicazioni raccolte dal Busolt, griech. Geschichte, II2, p. 338 sgg.; Ili, p. 359.
4) Quanto qui affermo apparirà ancor più probabile quando si consideri che secondo 1111 computo, che esamineremo oltre, al cap. IX, il tempio di Giove Capitolino sarebbe stato dedicato verso il 480 a. C., ossia al tempo della vittoria di Salamina. Rispetto ai parallelismi fra la storia greca e romana, oltre a quanto fu già osservato (v. s. parte I, passim) si aggiunga che anche i ludi Capitolini
si cercò poi di confrontare con quelli di Olimpia, Cens. XVIII, 4; 15; App. h.
%
c. I, 99, Euseb. chron. ad Oh CLXXV I, p. 211, ed. Schoene.
| |
Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
|
Pagina (253/795)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Enea Giove Tarpeio Tarquinì Diana Aventinense Latini Servio Tullio Greci Artemisio Efeso Giove Capitolino Partenone Partenone Pisistrato Atene Campidoglio Tarquinì Ippia Atene Licofrone Timeo Enea Circeì Gaeta Tarquinio Livio Diana Aventinense Servio Dianae Ephesiae Asiae Dionisio Servio Tullio Greci Artemisio Efeso Triopio Asiatici Busolt Ili Giove Capitolino Salamina Capitolini Olimpia Cens App Euseb Geschichte Rispetto Schoene
|