Storia di Roma di Ettore Pais

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      l'intervento dei romani nella campania
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      ebbe per effetto di allontanare da Roma le armi dei Falisci e dei Latini, Quest'ultimi come fra poco vedremo, si erano frattanto ribellati, e volsero quindi le loro armi contro i Peligni. (l) Esso provocò in pari tempo una nuova ambasceria dei Cartaginesi che nel 348 a. C. avevano stretto la prima alleanza con Roma e che ora offrirono una corona di oro a Giove Capitolino. (-)
      I Campani ed i Suessulani, temendo i Sanniti non tornassero ad invadere le loro campagne, chiedono si lasci loro un presidio. Se-nonchè la ricchezza e la salubrità della terra campana induce i Romani che vi svernano a fare il confronto con il paese loro e a desiderare di possedere quello dei soggetti. Si forma una vasta congiura e si delibera torre di mezzo gli abitanti di Capua nello stesso modo che i Sanniti avevano anticamente tenuto verso gli Etruschi di Capua.(3) Il console C. Marcio ha sentore di ciò; abilmente allontana i più pericolosi ed audaci dei congiurati; ma il suo accorgimento non riesce ad impedire che scoppi una sollevazione militare. Alcuni di coloro comprendono i disegni del console, ed un'intera compagnia, (4) che teneva la via del ritorno, giunta a Lautule,
      Decio salva invece l'esercito: * in augustiis Gauri moutis Ma anziché differenza di versione pare vi sia errore del compilatore. La regione del monte Gauro non si prestava infatti alle insidie di cui si discorre.
      (') Liv. VII, 38, 1.
      (-) Liv. VII, 38. Questa notizia, è isolata. Livio accenna anche al trionfo dei consoli; e di questi è fatta menzione anche negli Atti Trionfali Capitolini.
      (3) Liv. VII, 38 sq. ; Dion. Hal. XV, fr. 4.
      (4) Liv. VII, 39, 7 lo chiama * cohors, „ termine che a stretto rigore converrebbe ai contingenti degli alleati. Altrove, ove traduce Polibio, XV, 9, 7, parlando della battaglia di Zama, Livio, XXX, 33, 1, scambia la tt cohors „ con il u manipulus „ che lo scrittore greco indica comunemente con il nome di or.elpa. Da ciò, v. Marquardt, roem, Staatsverwaltung, lì2, p. 435, si è indotti a pensare che Livio faccia sistematicamente questo errore rispetto ai tempi più antichi. Ma poiché Livio attinge a fonti recenti, parrebbe più naturale pensare che queste si valessero della parola * cohors „ che nel I secolo a. C. aveva già sostituito il * manipulus, „ allo stesso modo che parlando del censimento attribuito a Servio Tullio egli ed altri ebbero presente gli ordinamenti del III secolo a. C. Si sarebbe pure indotti a pensare che questa parola sia stata usata rispetto all'antica divisione della legione in dieci coorti, Front. I, 6, 1. Questa ipotesi sarebbe favorita dalla circostanza che Livio, Vili, 8, 3; cfr. IV, 59, 11, collega


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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