Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (267/795)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      220 cap. vii. - dall'intervento romano nella campania etc.
      anzi preposti nella loro patria ai concittadini ai quali è imposto l'obbligo di pagar ad essi un annuo canone. (')
      In armi restano gli Anziati, i quali con scorrerie si spingono sino ad Ardea ed all'agro Solonio. Il console Manlio ammalatosi non può attendere ad allontanare i nemici; si nomina quindi dittatore L. Papirio Crasso; ma non si viene ad azione decisiva. (") 1 Latini non sono nemmeno essi fiaccati; dolenti del terreno perduto si apprestano ad una nuova battaglia. L'anno seguente (339 a. C.), il console Q. Publilio Filone li rivince nei campi Fenectani, li accetta daccapo in dedizione, e mena su essi trionfo. Il collega di lui T. Emilio Mamerco attende ad assediare con buon successo l'ultima rocca dei vinti, ossia Pedum, che grazie all'aiuto dei Tiburtini, dei Prenestini e dei Veliterni sostiene l'assedio. Chiede il trionfo anche lui, e negatogli ove prima non si renda padrone della città nemica, diventa ad un tratto fautore dei plebei, anzi demagogo. Biasima le inique divisioni che i patrizi hanno fatto dell'agro Latino e Falerno, ed avendogli il senato imposta la creazione di un dittatore contro i Latini, che si erano di nuovo ribellati, chiama a tale ufficio il suo collega, il console plebeo Q. Publilio, che si sceglie un maestro dei cavalieri pure plebeo, ossia D. Iunio Bruto. (8)
      Di guerra contro i Latini non si parla più per quell'anno; ma in cambio il dittatore plebeo presenta varie leggi ostili al pa-triciato: vale a dire che i plebisciti abbiano valore legale per tutti
      (x) Liv. Vili, 11, 18: Latium Capuaque agro multati. Latinus ager Pri-vernati addito agro et Falernus, qui populi Campani fnerat, usque ad Vultur-num flnmen plebi Romanae dividitur; bina in Latino iugera, ita ut dodrantem ex Privernati conplerent, data, terna in Falerno quadrantibus etiam prò lon-ginquitate adiectis. extra poenam fuere Latinorum Laurentes Campanorumque equites, quia non desciverant. cum Laurentibus renovari foedus iussum; reno-vaturque ex eo quotannis post diem decimum Latinarum. equitibus Campanis civitas Romana data, monumentoque ut esset aeneam tabulam in aede Castoris Romae fìxerunt. vectigal quoque eis Campanus populus iussus pendere in sin-gulos quotannis — fuere autem mille et sescenti — denarios nummos quadrin-genos quinquagenos „.
      C) Liv. VII, 12, 2.
      (3) Liv. VIII, 12. II trionfo di Publilio è pure registrato dagli Ada Triumph. Caj). agli Idi di Gennaio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

Pagina (267/795)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Anziati Ardea Solonio Manlio Papirio Crasso Latini Publilio Filone Fenectani Emilio Mamerco Pedum Tiburtini Prenestini Veliterni Latino Falerno Latini Publilio Iunio Bruto Latini Liv Latium Capuaque Pri-vernati Falernus Campani Vultur-num Romanae Latino Privernati Falerno Latinorum Laurentes Campanorumque Laurentibus Latinarum Campanis Romana Castoris Romae Campanus Liv Liv Publilio Ada Triumph Idi Gennaio Latinus