Storia di Roma di Ettore Pais

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      226 cap. vii, - dall'intervento romano nella campania etc.
      come quelli di Velletri. (') In questo stesso anno (329 a. C.) in cui, secondo la versione liviana, vi sarebbe stato, come nel 332, il timore di una nuova invasione gallica, (-) fu fondata la colonia di Tarracina; i coloni ebbero due iugeri a testa. (8) Nel seguente si fondò quella di Fregelle sul Liri, nel paese che confinava con il Sannio e che anzi, a seconda delle diverse redazioni, sarebbe stato tolto sul territorio già acquistato dai Sanniti ed appartenuto in origine ai Volsci anzi agli Osci. (4) Nel 327, in cui Livio pone erroneamente la morte di Alessandro di Epiro, (5) ed in cui i Frabaterni ed i Lucani avrebbero fatto il primo trattato di alleanza con i Romani, (c) scoppia la guerra con la greca Napoli ed ha principio la grande guerra contro i Sanniti che esponiamo oltre. Rispetto ai fatti esterni dobbiamo ancora ricordare che nel 323 il tribuno della plebe Flavio avrebbe proposto si punissero i Tuscolani rei di aver aiutato i Privernati, che vedemmo già vinti nel 329. I Tuscolani, atterriti dall'imminente castigo, con le mogli ed i figli giunti a Roma a chieder
      (l) Liv. Vili, 20, 9: * de senatu Privernate ita decretimi, ut qui senator Priverni post defectionem ab Romanis mansisset, trans Tiberini lege eadeni qua Veliterni habitaret,
      O Liv. Vili, 20, 3; cfr. 17, 8.
      (s) Liv. Vili, 21, 11: u eodem anno Anxur trecenti in coloniam missi sunt. bina iugera agri acceperunt
      (4) Liv. Vili, 22. Che Fregelle fosse stata tolta dai Sanniti ai Volsci e che i Romani se la fossero appropriata ingiustamente si fa dire poco dopo dalla versione comune a Livio, VIII, 23, 6, ed a Dionisio, XV, 8. Livio afferma che anteriormente era dei Volsci e prima ancora era dei Sidicini; laddove secondo Dionisio apd Steph. Byz. s. v. péysÀXa era una città degli Opici, conquistata poi dai Volsci. Sul che v. s. p. 211, n. 1.
      Liv. Vili, 24, 1. Che questa data sia erronea risulta da Eschine, in Ctesiph. 242, e da Arriano, II, li; III, 6, dai quali appare che Alessandro il Molosso morì nell'autunno del 331 o nell'inverno del 330 a. C. Su tutto ciò, come sugli erronei sincronismi di Livio rispetto ad Alessandro di Epiro, v. oltre al cap. IX e nel volume di complemento.
      (6) Liv. VIII, 25, 3: * Lucani atque Apuli quibus gentibus nihil ad eam diem cum Romano populo fuerat in fidem venerimi arma virosqne ad bellum pollicentes „; Vili, 19, 1 ad a. 330; cfr. VIII, 27,2 ad a. 326: a quod Lncanos et Apulos, nani utraque eo anno societas coepta est, in fidem populi Romani venisse aliatimi est


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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