Storia di Roma di Ettore Pais

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      interne contese; le rotazioni publil1e. 227
      misericordia l'avrebbero ottenuta. (') Ma, in opposizione con questo racconto, un'altra tradizione narrava di una guerra e di un trionfo menato dai Romani sui loro vecchi alleati. (2)
      Di discordie intestine a partire dalla presentazione delle leggi Publilie del 339, non si fa più menzione. Nel 337 a. C. questo medesimo personaggio, primo fra i plebei, avrebbe conseguita la pretura
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      sino allora riserbata ai patrici, e con ciò tutte le alte magistrature politiche curuli sarebbero state accessibili anche ai plebei. (3) 11 patriziato si trincera ormai nella religione; riserva a se i sacerdozi; abusa della conoscenza e del diritto degli auspici. Così nel 327 a. C. gli auguri avrebbero fatto abdicare il dittatore plebeo Claudio Marcello, sebbene, secondo la tradizione, già da un trentennio (356 a. C.) fosse già stato chiamato a così alto ufficio il plebeo Marcio Rutilo. (4)
      Con l'assegnazione delle terre tolte ai nemici non cessano le contese agrarie. Nel 339 il console patricio Emilio per ragioni personali non degne di lode diventato ostile al proprio ceto accusa i patrici di aver l'anno innanzi diviso l'agro latino e falerno con animo non benevolo verso la plebe. (à) D'altro canto questa è sempre schiava dei ricchi, dai quali prende ad imprestito il denaro, e costoro si valgono spietatamente del diritto di incarcerare i debitori. Un Papirio abusa dei suoi diritti richiedendo di cosa disonesta il figlio di un Publilio suo debitore. Il giovinetto battuto per aver
      (1) Liv. Vili, 87, 8: u eodem anno de Tusculanis Flavia rogatione populi fuit iudicium. M. Flavins tribnnus plebis tulit ad populum, ut in Tusculanos animadverteretur, quod [eorum] ope ac Consilio Veliterni Privernatesque populo Romano bellum fecissent „.
      (2) Plinio, XII. VII, 136: u est et L. Fulvius inter insignia exempla Tuseu-lanorum rebellantium consul, eodem lionore, cum transisset exornatus confestim a p. R. qui solus eodem onore quo fuerat hostis Romae triuinphavit ex iis quorum consul fuerat Gli Atti Trionfali Capitolini ad a. 322, e qualcuno degli autori noti a Livio, VIII, 39, 15 trasformavano il trionfo di Fulvio sui Tuscolani in un altro sui Sanniti. Sul che v. oltre al cap. Vili.
      (3) Liv. Vili, 15, 9.
      (4) Liv. Vili, 24, 13; cfr. VII, 17. Cfr. al cap. IX.
      (5) Liv. Vili, 12.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Romani Publilie Claudio Marcello Marcio Rutilo Emilio Papirio Publilio Liv Tusculanis Flavia Flavins Tusculanos Consilio Veliterni Privernatesque Romano Plinio Fulvius Tuseu-lanorum Romae Gli Atti Trionfali Capitolini Livio Fulvio Tuscolani Sanniti Liv Liv Liv Vili Cfr