Storia di Roma di Ettore Pais

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      le relazioni con i sidicini e con gli aurunci.
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      L'assurdo racconto della dedizione che i Sidicini fanno di sè ai Romani e poi ai Latini, al pari di quello relativo alla distruzione delle città ausoniche, sembra contenere le traccie di due redazioni originariamente parallele con le quali stanno di fronte ed in relativa armonia od opposizione, a seconda del caso, la duplice narrazione dei rapporti dei Campani verso i Latini ed i Romani e quella parimente duplice delle relazioni di Roma con i Sanniti. Secondo ogni verosimiglianza una versione cercò oscurare la memoria della distruzione delle città aurunche fatta dai Romani attribuendola ai vicini Sidicini, dipinti come un popolo irrequieto e turbolento, con i quali gli Aurunci, come tutte le genti limitrofe, sarebbero stati in guerra. (') E nell'esistenza di una doppia redazione degli stessi fatti va probabilmente cercata la causa per cui i Sidicini dipinti quali nemici degli Aurunci di Minturne, di Vescia, di Ausona nel 338, nell'anno successivo vengono fatti alleati degli Ausoni di Cales. (2) Cosi si spiega perchè, secondo la tradizione ufficiale, nella battaglia di Suessa Aurunca (340 a. C.) accanto ai Latini ed ai Campani e contro i Romani, lottino tanto i Sidicini quanto gli Aurunci. (3) In realtà i cittadini di Teanum Sidicinum, non meno dei Prenestini e dei Tiburtini, sino all'età di Pirro combatterono come alleati negli eserciti consolari al fianco dei Latini e dei cittadini romani. (4) Questo fatto venne travisato nella duplice narrazioneO Liv. Vili, 16, 3; cfr. s. p. 211, n. 1.
      (*) Livio, VIII, 15; cfr. VIII, 16, pare distinguagli Ausoni dagli Aurunci cosi come distingue Ausona da Suessa Aurunca (v. s. p. 246, n. 1). Così egli giudica due popoli distinti i Teanenses ed i Teates dell'Apulia, IX, 20, 3 sq. (cfr. s. p. 238, n. 7). La forma Aurunci, per indicare non solo gli Ausoni limitrofi alla Campania (cfr. PAVRVNKVD delle monete di Suessa Head. op. cit. p. 26? ma anche quelli del Bruzzio, si trova in Catone apd Prob. in Verg. bue. p. 4 K - fr. 71 P.
      (3) Act. Triumph. Cap. ad a. 340 a. C.
      (4) L'opinione del Mommsen, CIL. X, p. 471, che Teanum Sidicinum al pari di Capua divenne d civitas sine suffragio, „ (opinione contraria a quella assai migliore da lui sostenuta anteriormente (v. 7list. d. I. monn. rom. ed. Blacas III, p. 197 sg. ove dagli indizi numismatici aveva ricavato che Teanum fosse città federata e pareggiata alle latine) è combattuta con ragione dal Burgek, neue Forschungen, I, p. 23 e sgg., il quale la crede invece città latina. Il Burger


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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